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lunedì 23 novembre 2015

Anime Eterne di Lina Giudetti Recensione

Buon lunedì cari lettori! Dopo qualche giorno di pausa eccomi di nuovo qui per segnalarvi una nuova recensione dedicata ad un romanzo horror e romantico che racconta di vampiri in modo non  convenzionale. Anime Eterne di Lina Giudetti è la lettura che troverete di seguito e che merita un’attenzione particolare se amate le atmosfere dark, i vampiri non alla Twilight per intenderci, e le storie d’amore senza tempo. Insomma, come avrete notato, ultimamente sono abbastanza romantica!


Ditemi cosa ne pensate!



Titolo: Anime Eterne
Autore: Lina Giudetti
Editore: Lettere Animate
Pagine: 547
Genere: Horror romantico
Prezzo: € 2,49 ebook
Uscita: 2015
TRAMA


Romania, XV secolo.
Il principe Vlad Țepeș Dracula III detto l’Impalatore, regna nella Valacchia e da tempo combatte per mantenere l’ordine politico e religioso della sua terra, ma non tutti approvano i suoi metodi estremi. Soprattutto il suo nipote prediletto Stefan, avendo un cuore puro e pacifista, ritiene le sue leggi eccessivamente severe e non appena ha la possibilità di diventare re perché Vlad viene rinchiuso per anni in prigione a causa di un complotto politico, riforma ogni legge abolendo perfino la pena di morte per impalazione… al suo ritorno però Vlad non è più lo stesso di un tempo. La guerra e la morte della prima moglie lo hanno incattivito così tanto da avergli fatto scegliere di diventare un demonio. Vlad rinchiude Stefan nei sotterranei del suo castello e solo quando si ammala di tubercolosi ha dei rimorsi e tenta di salvarlo trasformandolo in quello che è lui: un vampiro, ma prima che la metamorfosi si completi, Stefan si uccide. Sua moglie Serafine impazzisce dal dolore e si uccide anch’ella e questa tragica serie di eventi, causa che una maledizione incomba sulle loro anime che si ritroveranno a vivere reincarnandosi in altri luoghi, in altri tempi e in circostanze molto avverse. Cosa succede infatti quando un figlio della luce diventa un figlio delle tenebre generando un karma che lo condanna alla maledizione della giovinezza eterna? Lei è bella, innocente e umana… lui è affascinante, tenebroso ed è un vampiro… un vampiro sul quale vengono diffuse molte leggende orribili… nella sua ultima incarnazione lei è tormentata da alcuni incubi ricorrenti di cui neppure suo fratello che è uno psichiatra, riesce a comprendere la provenienza; incubi che le mostrano come un’ossessione, gli squarci più significativi delle sue vite precedenti affinché si renda conto di essere tornata dal passato per riequilibrare il karma molto doloroso generatosi tra lei ed il suo antico amore Stefan. Sono ormai fatalmente diversi, eppure così fatalmente innamorati… Viene così compiuto in questa storia un lunghissimo viaggio dalla Romania medievale all’America degli anni ’50 e dall’Inghilterra degli anni ’90 fino di nuovo al regno di Dracula e al suo castello rumeno che nasconde una serie di segreti agghiaccianti…
Una storia di amanti e rinnegati e di spettri, demoni ed eroi questa che mostra la figura del vampiro in maniera atipica e diversa rispetto a come l’han spesso mostrata le antiche leggende…

Lina Giudetti: nata sotto il segno del leone, vivo a Taranto, una piccola città sul mare della Puglia. Sono un’appassionata di fantasy, horror, mitologia e anche di genere new age. Iniziai a scrivere seriamente sin dall’età di quattordici anni coltivando la mia passione per la scrittura fino a oggi senza mai abbandonarla, ma è sin da bambina che mi sono sempre sentita a mio agio nel ritrovarmi con un foglio di carta e una penna in mano. Infatti amavo i compiti in classe di italiano sentendomene profondamente stimolata, soprattutto se riguardavano tematiche attraverso le quali avrei potuto liberare e dar sfogo al mio estro. Mi ritengo una sognatrice nata e fantasiosa quanto basta per prediligere le materie creative. Appassionata inoltre di cinema, teatro e arte grafica oltre che di scrittura e lettura naturalmente, mi sono di recente anche avventurata nel mondo del web design.




“-E se ti dicessi di essere uno di loro?
-Impossibile. Sei troppo bello per essere un cadavere.”

Anime eterne è un romanzo complesso ed articolato, una storia che abbraccia diversi generi narrativi e nonostante contenga una grossa quantità di elementi e di dettagli consistenti, la lettura scorre veloce senza appesantire la comprensione degli eventi e la percezione dei personaggi.

Il prologo ci introduce nel XV secolo in Romania quando regnava Vlad III, colui che le leggende hanno battezzato Dracula, il signore indiscusso del vampirismo. L’autrice dimostra una fondata preparazione storica, dovuta certamente ad una passione innata per questo genere di avvenimenti e per il mondo vampiresco ma non si limita semplicemente a riportare fatti accaduti o invenzioni già precedentemente citate in altri testi, bensì vi aggiunge con determinazione e consapevolezza, il suo punto di vista figlio di un’originalità assolutamente sua che rende la trama una piacevole sorpresa. 
Indi, il protagonista iniziale è un uomo che conosciamo molto bene, ossia Dracula, un sovrano opprimente, assoluto, un combattente temerario e perfido che non esitava a punire chiunque si opponesse al suo volere e alla sua potenza. Ed è proprio qui che entra in gioco il vero protagonista del romanzo, ossia Stefan, il nipote di Vlad, colui nel quale si concentrano affabilità e generosità, dolcezza e rispetto, tutte qualità che porteranno Vlad a considerarlo un pericolo e a condurlo alla morte. Ma prima di tutto ciò, la vita permette a Stefan di legarsi indissolubilmente ad una donna, Serafine, che lo ama incondizionatamente e con la quale stabilirà un legame che darà avvio a tutto il romanzo, un filo eterno  che renderà inseparabili i due amanti nei secoli dei secoli.

Dunque una storia principalmente d’amore che non disdegna atmosfere profondamente dark e horror che ho apprezzato molto. Lina Giudetti ha una scrittura fluida, (non priva però di diversi refusi), capace di raccontare anche vicende abbastanza complesse perché caratterizzate da salti temporali non trascurabili, eppure nonostante ciò, il filo logico e l’attenzione del discorso non si perdono mai.

Dal XV secolo, epoca in cui sia Stefan che Serafine muoiono, passiamo agli anni ‘90 in Inghilterra, dove vivono Elettra e suo fratello Eric, la vera voce narrante del romanzo. Eric è un psichiatra mentre Elettra è una  ragazza all’apparenza fragile ed indifesa, costretta a subire inquietanti sogni che ogni notte la conducono in un castello, davanti ad un corpo martoriato e sanguinante che poi vede morire. I sogni della donna sono alquanto strani e neanche il fratello è in grado di spiegarli razionalmente eppure proprio in quegli incubi si nasconde il vero significato dell’intero romanzo.

L’autrice ci propone una storia basata sui vampiri ma non nell’accezione a cui siamo abituati. Essi sono figure che portano la morte, vere e proprie bestie sanguinarie che non hanno nulla a che vedere con il fascino dell’immortalità o della bellezza. I vampiri sono esseri malvagi che si nutrono assolutamente di sangue e non solo, e che hanno voglia di uccidere.

Essi si confondono nella società e vivono a contatto con gli esseri umani di cui alla prima occasione fattibile cercano di cibarsi. L’elemento horror è inserito a meraviglia all’interno del testo soprattutto in una scena particolare, quella riguardante la città di Amityville, dove Elettra ed il fratello, insieme ad altri personaggi, saranno costretti a passare la notte in una casa abbandonata ed è proprio in questa scena che l’autrice mostra grande padronanza dell’argomento e anche una buona scrittura che riesce con intensità e precisione a raccontare l’efferata malvagità di queste creature senza dio e senz’anima.

Eppure proprio di anima si tratta perché per Lina Giudetti, le anime sono eterne e si reincarnano. Esiste il karma negativo ed esiste l’amore che supera tutte le barriere del tempo. Per questo il tutto è incentrato sulle reincarnazioni e sulle anime di Serafine e Stefan che, nonostante siano morte, si ritrovano nei secoli a venire, prima negli anni ‘50 e poi negli anni ‘90, impossessandosi dei corpi di nuovi esseri umani per vivere ancora incondizionatamente la loro passione immortale.

“Sapeva che Vernon era una ‘creatura’ molto diversa da come era stata sempre descritta dalle leggende poiché la sua personalità non coincideva affatto con quella di un demonio. Non le sembrava possibile che avesse davvero fatto del male a una ragazza che aveva amato tantissimo. Vivere tramite un sogno la loro storia, aveva cambiato forse per sempre qualcosa in lei. Elettra infatti aveva provato delle emozioni speciali durante la sua catalessi. Le più vive e intense di tutta la sua vita probabilmente. Ora sapeva che i suoi sogni sulla Romania, su Stefan e su Serafine avevano un senso. Le avevano da sempre voluto riportare alle mente i frammenti di una vita passata.”

Così conosciamo Vernon ed Edwina e ancora dopo la stessa Elettra e di nuovo Vernon che si ritrovano dopo secoli di lontananza in un turbine di sensualità, passione e soprattutto amore.

Ho amato molto i  momenti in cui l’autrice ha descritto il lento avvicinarsi tra Edwina e Vernon, la ritrosia di lui nel non volerla toccarne e mettere in pericolo a causa della sua natura vampiresca, ma la loro attrazione diventa più forte di qualsiasi resistenza ed è così che entrambi non possono evitare di riconoscersi e di percepire quel senso di immortale appartenenza che da secoli indicibili li richiama l’uno verso l’altra.

L’autrice riesce ad usare uno stile che si accorda di volta in volta a ciò che sta narrando. Infatti nel raccontare le vicende esclusivamente storiche il linguaggio è dettagliato, preciso, formale, adatto alla storicità degli eventi mentre nei momenti in cui l’amore prende il sopravvento esso si addolcisce, diventa pregno di odori e sapori che rimandano a qualcosa di eterno e immortale. C’è delicatezza, atmosfere soffuse e dolci nonostante l’indole di Vernon, che resta sempre una creatura infernale.

Passato e presente si fondono per dare vita ad una serie di vicende mescolate molto bene e che mantengono alta l’attenzione di chi legge, dandogli la possibilità di affezionarsi alla storia tra Elettra e Veron affinchè essi possano vivere finalmente in pace il sentimento che li lega da sempre.

Un personaggio molto interessante, reso accattivante dalla personalità e dalle caratteristiche che l’autrice ha deciso di donargli, è Jacob che in un altro tempo, sempre grazie alla reincarnazione, è stato il fratello di Elettra, all’epoca Serafine e adesso è un ammazzavampiri, anch’esso provato da una vita difficile e addolorato e ferito da una storia d’amore impossibile.

Anime eterne è un romanzo inusuale, diverso da ciò che si è letto fino a questo momento sui vampiri. L’autrice prende avvio dalle vicende storiche realmente comprovate e poi rende particolare il tutto grazie alla sua vena creativa e alla sua originalità.

“Le anime sono eterne, pensò in quei momenti, non possono mai morire, ma tornare a vivere in altri corpi di carne ed ossa perché gli sia concessa l’opportunità di riparare agli errori commessi nelle precedenti esistenze…”

Un amore eterno ma maledetto e dannato è il polo attrattivo che rende sostanziale l’interesse verso la storia ma è doveroso concentrare l’attenzione anche sull’aspetto gotico molto ben realizzato. Il personaggio di Elettra e ancor prima di Edwina è pieno di genuinità, di innocenza e di fragilità in netto contrasto con la freddezza, la sicurezza e la tenebrosità di Vernon. Ma in lui, nonostante l’apparenza, si nasconde un cuore buono e gentile, lo stesso che aveva condotto Stefan alla morte.

C’è sangue, morte, vendetta, rivendicazione, passione e carnalità. E’ tutto descritto così bene da farti venire il dubbio mentre leggi su cosa sia inventato e cosa sia reale.

Un leggero omaggio ai personaggi di una delle serie più amate sui vampiri nei nomi di Stefan  e Damon, un vampiro eccezionalmente cattivo e terrificante che apparirà solo saltuariamente nel romanzo.

Dunque è evidente la passione dell’autrice per questo mondo così terribile ma anche affascinante, non privo di misteri e segreti immortali. Chi come me è altrettanto attratta da tali prerogative, non poteva non apprezzare una storia che comunque si discosta intelligentemente dalla tradizione a cui siamo abituati soprattutto negli ultimi anni, mescolando abilmente antichità e modernità. E’ come avere davanti due romanzi, uno storico e l’altro inventato, uno leggendario e l’altro d’amore, intrecciati dall’autrice in modo lineare e studiato. 

Un  romanzo che va letto da tutti coloro  che amano gli sfondi storici ben descritti ed argomentati, le storie d’amore gotiche e avvolte da atmosfere oscure ma non per questo prive di delicatezza e di sogno e soprattutto da tutte le persone che credono che l’amore vero sia eterno e che l’anima una volta scelta la propria metà, gli appartenga per sempre in una costante e sentita ricerca di quell’unione che né un luogo né un tempo diverso potranno ostacolare.

8 commenti:

  1. E grazie per la stupenda recensione, mi ha commossa e mi ha fatto piacere che il romanzo ti sia piaciuto!

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  2. una nuova storia di vampiri? potrebbe piacermi :-)

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  3. Deve essere molto bello, è da parecchio che non leggo di vampiri! Bellissima recensione come sempre Antonietta!

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