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giovedì 14 gennaio 2016

Te lo dico sottovoce di Lucrezia Scali Recensione

Buon giovedì! Se ne sta parlando tanto sui vari blog di questo esordio con i fiocchi e dunque anche io ringrazio la Newton Compton per aver avuto la possibilità di leggere Te lo dico sottovoce di Lucrezia Scali. Una storia che parla d’amore, un romance senza dubbio, di cui però mi ha colpito maggiormente la presenza e l’affetto nei confronti dei nostri amici animali, unici nelle loro dimostrazioni di amore e che qui, in questo libro, si meritano il primo posto!




Titolo: Te lo dico sottovoce
Autore: Lucrezia Scali
Editore: Newton Compton
Pagine: 288
Genere:  Romanzo
Prezzo: € 9,90
Uscita: Gennaio 2015


TRAMA


Mia ha trent'anni, un pessimo trascorso con gli uomini e una madre che le organizza appuntamenti al buio. Ogni notte sogna il suo principe azzurro, ma al mattino si sveglia accanto a un meticcio con le orecchie cadenti e il pelo ispido. Durante il giorno, invece, gestisce una delle cliniche veterinarie più conosciute di Torino e coordina l'attività di pet therapy presso l'ospedale locale. Tuttavia nella vita di Mia sembra non esserci più spazio per l'amore. O, almeno, così pensava prima di conoscere Alberto, un affascinante medico, e Diego, un poliziotto che si è appena trasferito dalla Puglia. La freccia di Cupido riuscirà a colpire la persona giusta per guarire il cuore di Mia?



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Te lo dico sottovoce è un romanzo molto vicino a chi lo legge, nonostante ognuno abbia il proprio carattere, le proprie esperienze e attitudini. Per dire… dimentichiamo per un attimo che sia un libro, e pensiamolo soltanto come il racconto, la visione di un’esperienza di vita. Come si fa a non restarne colpiti?  A non condividerne, anche se non nella loro interezza, almeno parte dei suoi messaggi, dei valori a cui dona colore e ai sentimenti a cui regala, appunto, una voce?

Ebbene la voce che ascoltate mentre leggete è qualcosa di fresco, a tratti persino frizzante e divertente, ma sicuramente profondamente umano. La voce di Lucrezia Scali, che con passo timido ma raffinato, racconta una storia che, inutile negarlo, è un romance, dunque parla d’amore, ma in un modo molto personale che mette in scena uno degli amori più grandi dell’autrice: gli animali.

Come si fa a restare indifferenti di fronte ad una scelta così diversa, certamente non banale, e sincera? Io che amo gli animali non posso certo sorvolare questo aspetto che ho considerato fondamentale per molti motivi. Primo: la presenza di Bubu, il cane di Mia, la protagonista e la clinica veterinaria di cui lei stessa è dirigente e proprietaria, rendono l’atmosfera nuova, piena di calore e di amore, calda, e accogliente. Secondo: la Pet Terapy è un aspetto centrale perché denota il coinvolgimento di mente e cuore dell’autrice in questo progetto libroso che non è soltanto una semplice pubblicazione tanto per, ma dimostra il suo crederci a tal punto da metterci seriamente pezzi di se stessa, pur rischiando di farsi male.

“Lui non era un cane, era il mio cane. Bubu era bellezza priva di ostentazione e forza priva di ferocia. La tenacia e l'indistruttibilità della roccia, ma con la leggerezza di una piuma. Una creatura meravigliosa, donata per rendermi una persona migliore.”

Mia ama gli animali, ama il suo cane, un morbido cucciolo di peli e coccole, ama il suo lavoro e ama anche la sua famiglia, nonostante le discussioni molto frequenti con la madre che non apprezza quello che lei fa e con la sorella, che invece, è molto più amata e soprattutto è completamente diversa dalla protagonista. Due contrasti viventi che si oppongono come l’acqua con il fuoco. Infatti Mia è più pacata, razionale, mentre Fiamma è tutto istinto e passione. La vita di Mia scorre piacevolmente e in modo soddisfacente, se non fosse per l’aspetto amoroso che invece si presenta come un discreto insuccesso. 

A trent’anni, la donna ha vissuto esperienze non facili con uomini con i quali non è riuscita a coronare il sogno del principe azzurro e adesso la sua fiducia nel genere maschile è alquanto bassa e in lenta diminuzione. Fino a quando due incontri incredibili le daranno uno scossone inimmaginabile mettendola addirittura di fronte a due uomini tra i quali scegliere. Alberto è un medico distinto, molto affascinante, con modi garbati che le offre un corteggiamento serrato ma delicato. Dall’altra parte Diego, poliziotto da poco giunto a Torino, direttamente dal Salento, che invece, non vuole assolutamente corteggiarla, ma anzi inizialmente si pone in modo scontroso e burbero, esaltando l’immagine di sé di un donnaiolo senza alcun interesse per una relazione seria e stabile. Il suo fascino è più rude e selvaggio di quello del suo antagonista e anche i suoi modi lasciano molto a desiderare. Quale sarà la scelta di Mia?

Oltre all’amore, parte dorata del romanzo, e oltre agli animali stessi che fungono da contorno, addolcendo ed intensificando le atmosfere, anche i bambini diventano oggetto della narrazione, grazie alla collaborazione di Mia con l’ospedale per aiutare i bimbi malati con la presenza degli animali.

"L'ospedale era un mosaico di storie già scritte e di altre ancora da scrivere. Le stanze erano tutte uguali, eppure ognuna raccontava qualcosa di diverso: delle persone che aveva ospitato e lascito andare via e di quelle che voleva trattenere.”

I momenti in cui l’affetto, il rispetto, la considerazione per queste creature fin troppo facilmente maltrattate e trattate come se non avessero un anima ed un cuore, come se fossero inferiori a noi, solo perché non hanno la nostra capacità di ragionare o forse la nostra intelligenza, emergono in tutta la loro verità e considerazione, sono quelli che mi hanno fatta sentire veramente parte di questa storia. Considero inaccettabili tutti coloro che trattano male gli animali, persone senza spina dorsale, che non possono prendersela con chi vorrebbero e lo fanno contro creature che non hanno nessuna colpa e che sono capaci di una devozione e amore puro e disinteressato verso l’uomo, che proprio gli uomini, i cosiddetti esseri superiori, possono solo sognarselo.

Riconosco dunque, l’impegno e la validità della scelta di Lucrezia Scali di creare una storia d’amore che va oltre e che abbraccia questo sentimento in tutte le sue forme, e soprattutto mettendo in evidenza un aspetto che non sempre viene valutato come importante e come interessante.



La passione nasce e matura al cospetto della vita della protagonista che si trova davanti ad una scelta che le cambierà l’esistenza ma non è tanto quella scelta il tema centrale del romanzo, quanto il percorso fatto per arrivarci. Le persone incontrate e vissute, quelle che già c’erano e quelle nuove, il lavoro e la famiglia, i valori come il coraggio, la forza, l’amicizia,  e soprattutto la solidarietà. Aiutare gli altri e attraverso questo aspetto, comprendere profondamente se stessi e fare la scelta migliore. Il tutto accompagnato dalla presenza costante ma delicata degli amici a quattro zampe, mai troppo invadenti ma sempre custodi anche del più piccolo dei sentimenti che vede la luce nella storia.

Te lo dico sottovoce è un esordio morbido, non di quelli che ti urlano in faccia la loro unicità. Di quelli che scorrono lentamente, perché la lentezza, a volte, è la virtù di chi sa aspettare. Di chi si accontenta di avere poco a poco purchè il traguardo da miraggio, diventi sempre di più reale. E a me sembra che stia accadendo proprio questo a Lucrezia Scali: un sogno che le sta narrando sottovoce di quanto sia bello vederlo concretizzare.

Il suo stile è chiaro, senza pretese, scorrevole e perfettamente in grado di raccontare una storia che non ha nulla di complicato ma che se avete un cuore, sicuramente vi lascia qualcosa dentro.

8 commenti:

  1. Ma grazie, bellissima recensione <3

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  2. L'ho letto, mi è piaciuto molto!

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  3. Penso che questo sia uno di quei libri che non si può proprio non leggere!!
    Grazie a Lucrezia Scali per averlo scritto <3

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  4. Un altro romanzo che sarà una delle mie prossime letture: amando sia i romanzi d'amore sia gli animali, credo proprio che piacerà anche a me!

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    1. Allora ti piacerà moltissimo, le due cose si mescolano alla perfezione! ;-)

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