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lunedì 3 ottobre 2016

La promessa del tramonto di Nicoletta Sipos Recensione

Buon inizio settimana! Grazie alla Garzanti ho letto La promessa del tramonto di Nicoletta Sipos, scrittrice e giornalista. Una storia che mi aveva intrigato fin dalla copertina e per non parlare del titolo. Tante emozioni, riflessioni e pensieri e soprattutto una celebrazione delicata e coinvolgente dell'amore.


Titolo: La promessa del tramonto
Autore: Nicoletta Sipos
Editore: Garzanti
Genere: Romanzo
Pagine: 324
Prezzo: 16,90
Uscita:  Settembre 2016
Si dice che l'amore superi ogni ostacolo. Per Tibor, giovane medico ebreo in fuga, è questa l'unica speranza a cui aggrapparsi. Tibor ha passato la sua vita scappando. Prima dalle leggi raziali dell'Italia fascista e dai campi di lavoro della seconda guerra mondiale. Poi dall'odio strisciante dell'Ungheria del 1951, in cui imperversa la dittatura stalinista. Un regime che un uomo come lui non può accettare. La sua colpa è sempre stata una sola: quella di esistere. E adesso che è nascosto in un ripostiglio buio di una nave che dovrebbe portarlo verso la libertà, la luce che illumina il suo cammino è lei. Sara. La donna per cui ha rischiato tutto. La donna che ha cambiato la sua esistenza con uno sguardo. La donna che lo aspetta, già in salvo, in Italia. La guerra e la famiglia di Sara, che non credeva nella forza dei loro sentimenti, hanno provato a dividerli. Ma nessuno è riuscito a spezzare il legame che li unisce, e ora Tibor sta cercando di raggiungerla. Vuole costruire, per loro e per i loro figli, un futuro migliore. Perché Tibor e Sara si sono scambiati una promessa: la promessa di riconquistare, nonostante tutto, la felicità che si meritano. La felicità che si meritano i loro figli. Insieme hanno combattuto. Hanno sfidato la violenta e l'orrore. Hanno superato notti infinite e pericolose. Ma non hanno mai dimenticato chi sono. E hanno capito che, finché saranno una cosa sola, nessuno potrà togliere loro la dignità e il coraggio.

















La promessa del tramonto è una storia incredibilmente forte, tempestosa e disarmante. Scritta dalla giornalista Nicoletta Sipos, nata in Ungheria, porta sulla carta le vicende reali dei suoi genitori, Tibor e Sara, avvolgendole, oltre che di verità e concretezza anche di una delicatezza flessuosa e sfuggente che rende ogni scena raccontata oltre che uno specchio di straziante umanità, anche un ineguagliabile soffio di eternità.

Un uomo ed una donna divisi dalla Storia, dalle loro famiglie, dalla stessa nascita.
Lui ebreo, medico onesto e pieno di speranza, una creatura dal coraggio illimitato, un uomo che non sembra percepire confini.
La verità è che Tibor Schwarz ha subito leggi ingiuste e pesanti discriminazioni per tutta la vita, ma non si è mai sentito tradito e umiliato come nell’Ungheria stanlista.
Siamo negli anni della seconda guerra mondiale e poi del regime stanlista in Ungheria, anni di odio, di sterminio, di lotte e di ribellione. Anni in cui è un errore anche esistere per persone come Tibor.
Viaggia, si sposta, affronta indicibili terrori e nefandezze mentre l’unica luce è incarnata unicamente da Sara, la donna che ama.
Tutto è disposto a fare per lei, perché tutto può fare l’amore, quando è vero e pulsante, quando ti palpita nelle vene.

Il romanzo inizia con l’uomo in viaggio sulla nave che lo porterà in Italia dove si trova Sara, già in salvo, insieme ai suoi figli.
Una storia struggente, commovente perché da ogni singola frase e pagina emerge quel senso universale di dolore, di soffocamento, di tragedia e purtroppo anche di distruzione.
Dentro di sé comunque Tibor non si illude. Il destino gli ha evitato la morte un’infinità di volte e lui ha sempre saputo che prima o poi gli avrebbe presentato il conto con gli interessi. Questa sembra proprio l’occasione giusta.
Pagine e pagine scritte con uno stile certamente giornalistico, dettagliato, perfettamente consono alla rappresentazione di quelle atmosfere cupe e sinistre, ingrigite da un cielo che sembra essere indifferente di fronte alla sofferenza di uomini come Tibor, che nonostante le ferite, gli spasmi e soprattutto le ingiustizie subite, riescono ad andare avanti, a sopravvivere, a trovare un modo per non arrendersi.
Dovunque tu sia, io verrò da te. Ma se un giorno ti telefonassi supplicandoti di tornare da me, sappi che non lo dirò di mia volontà: qualcuno mi starà puntando una pistola alla tempia. Lascia che mi colpisca, non cedere al ricatto. Questa non è una preghiera, è un ordine.
Questo è un romanzo di profonda solitudine, abbandono ma è anche una richiesta di aiuto, una forma di speranza, un inno alla possibilità di ricominciare. Non solo c’è la Storia raccolta tra le righe ma c’è soprattutto l’amore, perché, inutile nasconderlo, l’autrice racconta il legame straordinario che ha unito per anni la vita della madre a quella del padre, in un gioco di luci ed ombre così intenso da essere capace di rapire. Rapire il cuore e l’anima di chi legge.
Andrà da Sara, perchè è questo che le ha promesso e lui mantiene sempre le sue promesse. La raggiungerà perchè non può vivere lontano da lei. L'ha già fatto e continuerà a farlo se ce ne sarà bisogno. Non importa quanto è lunga e irta di ostacoli la strada. Devono stare insieme perchè sono una cosa sola, per l'eternità.
Io non riesco ad essere indifferente, questa è la verità. Sono molto empatica e racconti di questo tipo mi lasciano sempre segni molto forti addosso. Il mio istinto raramente sbaglia e dal titolo e dalla copertina di questa storia, ho sentito subito un tuffo al cuore. Ho avvertito in modo distinto e forte che dovevo leggerlo perché mi avrebbe dato ciò che cercavo.
La storia di Tibor e Sara affronta aspetti così diversi tra loro, dai colori più contrastanti, fino alle emozioni più distorte. Guerra, discriminazione, libertà, e fiducia, la fiducia di affidare la propria vita a quella dell’altro, senza un solo rimpianto.


Ho letto molti libri che parlano di guerra, di dittatura, di razzismo, di odio, ma ognuno di essi è capace di dare qualcosa in più e questo sta a dimostrazione del fatto che non bisogna mai smettere di scrivere queste storie, perché ogni volta si scopre un aspetto diverso, un aspetto che è doveroso conoscere e che non ha il diritto di restare nell’ombra, ma deve essere portato alla luce, esattamente come il suo valore per ciascuno di noi.

L’amore è il protagonista di una storia diversa ed uguale a molte altre. Storie di esseri umani che combattono, che ancora ci credono e che fanno di tutto per amarsi. E’ quello che sta accadendo anche oggi; ogni santo giorno uomini e donne approdano sulle nostre terre, fuggendo da chissà quale delirio ed è solo la speranza, la speranza che hanno dentro di sé a permettergli di sopravvivere.

Leggendo storie come questa ti rendi conto che quasi nessuno è disposto ad aiutarti. E’ vero, Tibor e Sara sono stati fortunati perché sono riusciti a realizzare i loro sogni ma è anche vero che hanno rischiato, hanno messo in gioco tutto quello che avevano, soprattutto la loro vita, e senza quel rischio non avrebbero ottenuto nulla.
Questo cosa significa?
Significa che se non ce l’hai dentro di te la forza ed il coraggio, se non sei nato con la speranza nel cuore, nessuno te la può regalare.
Ogni lotta, ogni singola e dannata sconfitta, ogni lacrima versata, sarà la celebrazione della tua vittoria. Una vittoria raggiunta grazie a te stesso e alla tua voglia di arrivare, di vivere, di essere felice, qualunque cosa accada.


La promessa del tramonto è una meravigliosa dimostrazione che anche nel male più assoluto, può nascere un fiore di delicata bellezza. Un fiore certamente raro, ma un fiore che ha sfidato l’impossibile e che nonostante tutto, ha imparato a respirare contro tutto e tutti.


8 commenti:

  1. Ciao Antonietta :-* Il tuffo al cuore è venuto anche a me leggendo le tue parole..sono questi i romanzi d'amore che mi piacciono..storie sofferte, amori che devono combattere le atrocità della vita.. e la cosa che mi fa più riflettere è il fatto che sicuramente decine di persone durante quegli anni hanno vissuto un percorso simile e hanno combattuto non solo per amore, ma anche per la propria libertà..
    Io mi fido di te e se questo libro ti ha regalato così tante emozioni devo assolutamente leggerlo anche io :)
    Buona giornata, un bacione :-*

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    1. Cara Maria, sai benissimo quanto io sia d'accordo con te! Anche io adoro questo tipo di storie, sofferte, tormentate che sono capaci di entrarti dentro e finalmente scuoterti e farti sentire tutto.
      Grazie di cuore per la fiducia, sono felice che ti abbia colpito perchè è un romanzo che merita.
      Un abbraccio! <3<3<3

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  2. Mio Dio, Antonietta... sono sconvolta... e ho ancora la vista appannata. Giusto perché tu lo sappia, non so quante volte mi sia ritrovata in queste condizioni leggendo le tue recensioni, perché questo tu riesci a fare, con la tua sensibilità, con la tua incredibile empatia che straborda da tutte le parti che non lascia certo indifferenti neanche chi ti legge... e se devo dirla tutta, vorrei che il mondo intero leggesse questa recensione che fa esplodere lo schermo... perché lo sai, vero, che con questa recensione, hai fatto esplodere il mio, di schermo?? *________________* E sei arrivata dritta dritta nella parte più profonda del mio cuore, che ti dice "Grazie". Per aver dato voce ai miei pensieri bagnati di tutte quelle dannate lacrime versate ma asciugate da quella grande forza, da quel coraggio che mi permette di andare avanti, sempre, ogni giorno.
    Hai un cuore stupendo, e ti giuro che adesso vorrei darti di persona l'abbraccio che ti sto mandando. Grande grande e forte forte.
    *____________________________________________________* <3<3<3

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    1. Cara Federica, è un'emozione grande per anche per me leggere le tue parole e sapere che riescono a raggiungerti. Storie come questa vanno lette con il cuore aperto, senza limiti, con la voglia di emozionarsi e di lasciarsi andare a tutte le sensazioni che arrivano.
      E tu hai colto perfettamente lo spirito del libro. <3
      Grazie per le tue parole, per il tuo entusiasmo e per il tuo affetto.
      Ogni singola parola mi riempie di gioia e mi lascia qualcosa dentro.
      Un abbraccio <3

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  3. Gemellina che potenza la recensione di oggi, wow devo ancora riprendermi credimi! La tua recensione mi ha spinta a voler tanto essere sconvolta da questa storia e da questo libro. Come sempre arricchisci il mio cuore, wow ci voleva questo sussulto del cuore per iniziare questa settimana <3 un super mega infinito abbraccione e buon inizio settimana a te <3

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    1. Cara Ely, anche tu non scherzi se parliamo di potenza! <3
      Sono certa che questa storia ti piacerebbe ed è ancora più belle perchè è vera ed è reale! *___*
      Con la tua sensibilità e la tua generosità, coglieresti tutti gli aspetti del romanzo e sono certa che sapresti esprimerli anche tu in modo potente e profondo.
      Un abbraccio fortissimo! <3<3<3

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  4. Buon lunedì Antonietta, bellissima recensione! Con il tuo stile poetico e profondo riesci sempre a donare quel qualcosa in più ad ogni libro, se poi già parliamo di una storia delicata e profonda come questa, non ne usciamo piùxD

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    1. Ciao Virginia, grazie di cuore per le tue parole. Sono felice che con le mie recensione riesco a dare qualcosa in più ad ogni libro, perchè so che quello che voglio esprimere, arriva. :-)
      Eh sì, è una storia molto delicata e profonda, davvero intensa. Una storia che merita.
      Un abbraccio!

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