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lunedì 13 febbraio 2017

Tra i segreti di Villa Aurelia di Brunella Giovannini Recensione + Intervista

Buona sera cari lettori! Tra i segreti di Villa Aurelia è un romanzo capace di farti riflettere e di emozionarti, raccontandoti di eventi molto attuali come il terremoto, unendo ad essi la magia e l'incanto del mistero e della scoperta.

tra i segreti di villa aurelia
di Brunella Giovannini

Editore: Leucotea
Pagine: 120
GENERE: Romanzo
Prezzo: 13,90 €
Formato: Cartaceo 
Data d'uscita:  2016
Link d'acquisto: QUI

Trama:
Tra le crepe di Villa Aurelia, aperte dal sisma emiliano nel 2012, si annidano segreti sepolti indisturbati da quattro secoli. Diana, che ha trovato dei documenti nel doppio fondo di un baule, scopre di essere direttamente legata a quei segreti e che le avversità che negli anni hanno funestato lei e la sua famiglia, forse sono imputabili a un maleficio che si trascina nel tempo. Dopo un attentato in cui perde la vita anche il marito e in seguito a minacce, viene costretta a trasferirsi insieme ai suoi figli, in un luogo dell'Alto Adige, sotto protezione. Il dolore e la lontananza forzata dai propri cari, mettono a dura prova il suo temperamento ma l'affetto ricevuto da due anziani vicini di casa, riesce a mitigare le difficoltà quotidiane. Solo nel momento in cui potrà tornare nel paese natio, scoprirà che anche il luogo tra i monti dove ha vissuto negli ultimi anni, è strettamente legato al passato... .

RECENSIONE

Tra i segreti di Villa Aurelia è un romanzo ricco di mistero che abbraccia presente e passato, immergendo il lettore in un’atmosfera reale ma anche agganciata ad una forma di immaginazione laddove sogno e vita vera s’incontrano, per regalare una visione del quotidiano e di ciò che stiamo vivendo proprio in questo momento, con la grazia e la delicatezza di una penna sensibile e vera.

Brunella Giovannini ci racconta la storia di Diana, una madre che ha perso l’uomo che ama a causa della malavita e che è costretta a crescere i suoi figli da sola, lontano dalla famiglia, in un paesino dell’Alto Adige. La polizia l’ha nascosta per paura di ritorsioni e di attentati che possano mettere in pericolo la sua vita e quella dei suoi due bambini che vivono nell’assoluto affetto della madre.

Ma Diana non è sola, è aiutata da una coppia di anziani, dolcissimi e gentilissimi che non avendo figli o nipoti, hanno deciso di prendersi cura di quella piccola famigliola e di trattarli come parte della loro vita.
Qualche valigia riempita frettolosamente con gli effetti personali e la consapevolezza che nulla sarebbe stato mai più come prima. Era così iniziato un nuovo ciclo di vita, fatto di poche conoscenze e di giornate ancora piene di dolore e di risentimento per quanto era accaduto in Calabria.
E’ proprio grazie a loro, alle loro chiacchierate, ai loro pranzi e soprattutto al loro sostegno disinteressato, unico ed insostituibile, che Diana riesce ad andare avanti, isolata dal resto del mondo. Con la madre Olga comunica solo attraverso una serie di lettere che le due si scambiano il più spesso possibile. Nessuno conosce la residenza di Diana, nemmeno i suoi genitori, ed è proprio per questo che l’angoscia è ancora più pressante, il senso di malinconia e di tristezza spesso insopportabili.
Spesso mi chiedo quanto tempo dovrò rimanere ancora qui, lontano dai miei affetti. Mi provoca dolore il non aver mai potuto portare un fiore sulla tomba di mio marito anche se nutro forti dubbi su un ipotetico mio ritorno in Calabria.
La lontananza dalle persone che ama diventa ancora più insostenibile quando la protagonista viene a sapere dalla madre che il terremoto ha distrutto la loro casa e quindi la sua famiglia è allo sbaraglio.
Passo dopo passo, lettera dopo lettera, Olga racconta alla figlia il senso di disperazione, l’abbandono, la rabbia di veder distrutto tutto ma anche la voglia di ricominciare e la forza di crederci ancora.

In mezzo alla distruzione, a quel senso di apocalisse infinito, alla consapevolezza di dover ricominciare daccapo e alla voglia di prendersela con il mondo intero, c’è anche spazio per la solidarietà, e molte parole di Olga sono proprio dedicate alle persone che li stanno aiutando a rimettersi in piedi e a rimettere in piedi le case e i paesi interi.

Brunella Giovannini, anche nel suo romanzo precedente, Un volo di farfalle, si è occupata di uno dei temi fondamentali della nostra epoca: lo sbarco dei migranti. In una storia delicata ed intensa, l’autrice ha unito realtà ed immaginazione, rese ancora più ammalianti grazie alla raffinatezza della poesia.

In questo romanzo, invece, affrontiamo un altro tema fondamentale: il terremoto, un evento così tragico e terribile che dovrebbe comunque essere vicino a ciascuno di noi, anche se non viviamo in quelle zone.

Diana sente molto la mancanza dei suoi genitori, soprattutto adesso che conosce le loro difficoltà. Sente la mancanza del marito che gli è stato strappato via dalla malavita, e attraverso un racconto del passato, veniamo a conoscenza di come i due si sono incontrati e viviamo, attimo dopo attimo, la nascita e il consolidamento del loro legame fino alla nascita dei figli, quale celebrazione assoluta del loro amore.

I segreti di Villa Aurelia non è solo una storia che parla al cuore e all’anima di chi legge ma è anche una narrazione piena di mistero e di segreti da svelare. Infatti la vita di Diana è segretamente intrecciata a quella di Hilde, una donna vissuta molti anni prima proprio a Villa Aurelia, questo luogo che appare a metà tra il fantastico ed il reale che ha sempre affascinato Diana.
«Corte Aurelia... me la ricordo quando andavamo a trovare la nonna, mi ha sempre affascinato quella bella costruzione che si vedeva dalla finestra della tua stanza e se un giorno torniamo da quelle parti, mi piacerebbe visitarla...»

Insomma una storia che abbraccia tanti elementi, e soprattutto permette al lettore di emozionarsi, di riflettere e di conoscere, lo spinge a confrontarsi e ad aprire il proprio cuore, a buttare via i paraocchi, se necessario, e a guardare ciò che ci circonda senza più pensare, - tanto non è capitato a me - ma compenetrandosi fino a sentirsene parte.


INTERVISTA


Salve Brunella, grazie di aver accettato questa intervista e benvenuta!


Brunella Giovannini
1 - Cosa significa per lei scrivere e quando ha iniziato seriamente a farlo?

Amo scrivere da sempre ma solo da qualche anno mi dedico a questa passione. Ho iniziato con testi poetici e in seguito, ho virato verso la narrativa.


2 - Cosa rappresenta per lei questo romanzo? Perché lo ha scritto?

Sento “mio” in modo particolare questo romanzo perché in esso ho riversato le paure e le sensazioni provate durante l'evento sismico del 2012. Ho sentito quasi un bisogno di raccontare ciò che è accaduto nel mio paese come pure in tanti altri del cratere. In pochi minuti tantissime persone hanno perso l'abitazione e hanno vissuto i mesi successivi accampati in tendopoli. Era una scena spettrale aggirarsi per le vie cittadine e vedere ammassi di macerie,  edifici simbolo della nostra storia, crollati o gravemente deturpati; oltre al terrore per il ripetersi di nuove scosse, sembrava che ognuno avesse perso parte della propria identità. Mi piacerebbe che il libro rimanesse alle prossime generazioni come testimonianza di un evento che ha sconvolto il nostro territorio  

3 – Ci parli dei suoi romanzi.

“Tra i segreti di Villa Aurelia” è il mio secondo romanzo e segue “Un volo di farfalle” pubblicato da Leucotea nel 2015. Le due opere  hanno trame e argomentazioni completamente diverse, sono tuttavia accomunate da un particolare: entrambe  si sviluppano  prendendo riferimenti  da fatti realmente accaduti.  

4 - Qual è il personaggio che ama di più del suo romanzo e quello che proprio non sopporta?

Diana e Carmine sono agli antipodi della storia. Alla prima va tutta la mia ammirazione per il suo modo di essere e per la forza con cui ha saputo affrontare le avversità,  l'altro invece mi ispira contrarietà: sono il bene e il male nell'eterna lotta. Mi piace molto anche Olga, la madre di Diana, nella quale ho evidenziato le caratteristiche della gente emiliana: semplice,  tenace e caparbia.


5 – Il personaggio di Diana è ben caratterizzato. Quanto c’è di autobiografico?

Diana è un personaggio creato a doc per questa storia, apparentemente non c'è nulla di autobiografico ma un autore tende sempre a trasferire qualcosa di sé durante la scrittura e in fondo, quella donna capace di rialzarsi dopo le contrarietà, un po' mi somiglia...

6 – Qual è il messaggio che i lettori dovrebbero cogliere?

Ci sono diversi spunti oggetto di riflessione, il più eclatante è che  prima o poi, tutte le verità vengono a galla. Riserverei un pensiero particolare anche all'amicizia, quella vera, disinteressata, quella che non si dissolve quando ci sono problemi all'orizzonte.

7 - Chi è Brunella Giovannini nella vita di tutti i giorni?

Brunella è una donna ormai giunta al termine della vita professionale  che si sta organizzando per impostare le sue giornate in modo nuovo. 

8 –Quali emozioni prova mentre scrive?

Scrivere  e lasciare fluire la fantasia è gratificante, piano piano si delineano i personaggi principali della storia che  fremono per raccontarsi ed essere i protagonisti della scena. 

9 – Di che colore è il suo romanzo e se dovesse associarlo ad un odore, quale sarebbe?

Per tanti motivi amo questo romanzo e dovendolo associare a un colore e a un odore sceglierei il verde,  profumato di muschio bianco perché sono  tinta e  fragranza che amo.

10 – Perché i lettori dovrebbero leggere Tra i segreti di Villa Aurelia?

E' un romanzo scorrevole e piacevole   che narra di fatti accaduti in tempi recenti e di una storia d'amore segreta con  secoli alle spalle.  

11 - Usi tre parole per definire il suo romanzo.

Intrigante, coinvolgente e capace di catapultare il lettore in tempi e luoghi diversi.

12 – Le chiedo di lasciarci con una citazione tratta dal suo romanzo che vuole leggano i lettori.

“Il tempo non è in grado di mantenere i segreti e prima o poi, racconta tutta la verità.”


1 commento:

  1. Ciao Antonietta <3 Questa storia mi ispira sia perché ricca di misteri ed enigmi da risolvere e sia perché tratta del tema purtroppo attuale del terremoto, un evento che non mi ha colpito direttamente, ma che mi ha coinvolto emotivamente per tutti questi mesi.
    E stimo l'autrice perché ha voluto esorcizzare le sue paure parlandone nel suo libro, così come ha affermato nella sua intervista.
    Mi hai incuriosito anche questa volta e ho subito segnato il titolo di questa affascinante storia!
    Un abbraccio forte :-****

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