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venerdì 11 novembre 2016

La città degli incontri proibiti di Carolina De Robertis Recensione

Buon venerdì cari lettori! Grazie alla Garzanti ho letto un romanzo che mi intrigava molto. Sia per il titolo che per la copertina e ovviamente la trama che per alcuni aspetti mi ha sorpreso. Una storia ricca di spunti di riflessione sull'emigrazione, sulla sessualità e sul coraggio di inseguire i propri desideri. 

La città degli incontri proibiti
di Carolina De Robertis

Editore: Garzanti
Pagine: 415 
GENERE: Romanzo storico
Prezzo: 17,60 €
Formato: Cartaceo
Data d'uscita: 6 ottobre 2016
Link d'acquisto: QUI

Trama:
Buenos Aires, 1913. Leda ha diciassette anni quando scende dal piroscafo dopo il suo lungo viaggio. La folla del porto la spinge da una parte all'altra del molo mentre lei, accanto al suo baule, attende che qualcuno venga a prenderla. Il baule custodisce qualche ricordo e un prezioso violino, l'ultimo dono di suo padre prima di farla partire dall'Italia. A Buenos Aires la aspetta Dante, l'uomo che ha sposato per procura. Leda attende fiduciosa, perché non sa che Dante non verrà mai all'appuntamento. È morto pochi giorni prima, e l'unica cosa che ha lasciato alla sua sposa è un armadio pieno di abiti da uomo. Leda ora è sola in una città sconosciuta, brulicante di persone, luci e musica. Una musica che entra dalle finestre aperte nella calura estiva, una musica che afferra il cuore e riscalda l'anima. Una musica proibita, che le donne non possono ascoltare. Leda deve sopravvivere e capisce che c'è una sola cosa da fare. Tagliarsi i capelli, vestirsi da uomo e trovare una nuova vita grazie al suo violino. Inizia così un viaggio tra le fumose sale da ballo della Buenos Aires di inizio secolo e i vicoli più oscuri di una città ruvida e sensuale, che non dorme mai. Perché Leda suona divinamente e soltanto seguire la musica che vibra dentro di lei potrà salvarla.

RECENSIONE

La città degli incontri proibiti è un romanzo pieno di languore, di malinconia, di desideri e di proibito. Un senso di proibito mellifluo, denso, che scivola lasciando scie di sé come fosse miele che addolcisce ma nello stesso tempo avvolge qualsiasi cosa. 
Carolina De Robertis ambienta la sua storia nei primi anni del ‘900 a cavallo tra l’Italia e l’Argentina con una protagonista che arriva dalla Campania, la mia terra, e che deve affrontare una scelta estremamente difficile che segnerà in assoluto tutta la sua esistenza. Leda vive in un piccolo paese con pochi abitanti, sposa il cugino Dante che rappresenta l’unica possibilità per lei di evadere da quella realtà chiusa e oppressiva con la speranza che il giovane, costretto a partire per Buenos Aires, in futuro le dia la possibilità di raggiungerlo. 

E dopo tanta attesa, Leda finalmente può scappare, lasciare quel luogo chiuso e misero per raggiungere l’America e vivere la speranza di una vita completamente diversa. Ma non ha fatto i conti con ciò che il destino ha in serbo per lei. Dante è morto e lei si trova completamente sola in un contesto di cui non conosce nulla con un peso sul cuore: un segreto inconfessabile che riguarda la sorella di Dante, Cora

A questo punto può tornarsene in Italia, o può vivere alla giornata sapendo di essere condannata dalla sua stessa condizione di donna ad una carriera che non va oltre quella della prostituzione oppure decidere diversamente e ribaltare completamente le carte in tavola. 

Una città che avrebbe potuto ucciderla oppure farla rinascere: il remoto struscio e ronzio di Buenos Aires sul margine dell’aurora poteva essere il suono della sua nuova vita che cominciava. 

Leda è una ragazza molto giovane che però ha una grande passione: la musica. In quel paese tanto straniero e pieno di colori e di note musicali, giunge in compagnia del suo oggetto più prezioso: un violino probabilmente appartenuto a uno dei Re di Napoli. 
La nostra protagonista sceglie la strada più ardita ma anche quella che le permetterà di coronare finalmente il suo sogno: suonare liberamente. In un’epoca estremamente maschilista, piena di difficoltà per le donne e in un paese dove è assolutamente proibito alle stesse di suonare o di comportarsi in modo libero ed emancipato, Leda decide di abbandonare la sua femminilità, tagliandosi i capelli e indossando gli abiti del marito. 
Insomma la sua scelta è diventare un uomo. 

In questo modo decide di inseguire i suoi desideri e di conoscere da vicino una realtà che altrimenti le sarebbe proibita. Suona, fa ballare, mostra la potenza della musica in tutti i contesti in cui riesce ad esprimere se stessa ed è proprio grazie ai suoni magici e capaci di incantare chiunque, espressioni della sua arte e del suo violino che nascono amori, passioni, e vivono potenti e significative le emozioni umane. 

L’altra voce che aveva dentro, la voce censoria, si dileguava ogni volta che suonava. Leda ondeggiava al suono di melodie ricordate a memoria, di melodie inventate… E tutto quanto in silenzio. In un silenzio circondato da una rumorosa città che non era ancora sua ma che presto lo sarebbe stata. 

Leda è una donna estremamente moderna. Una che non si ferma davanti a niente, che non si arrende, che nonostante la sua giovane età decide di mettere in gioco tutta se stessa e di rischiare tutto pur di essere libera. E sarà proprio entrando a contatto con la parte più sconfinata di se, e raccontando di musica e di passione che conoscerà il tango, questa melodia così carnale e viscerale, così calda e sensuale e la suonerà per se stessa e per gli altri. 

Il tango è il secondo protagonista della storia. Una macchina di suoni e di emozioni che non ha confini. Una musica di potenza universale che coinvolge mente e corpo. Non esiste musica più avvolgente e conturbante del tango. E attraverso di esso, Leda si troverà a contatto anche con la parte più intima di se stessa, scoprendosi omosessuale. 

Ma stavolta era lei, Leda, il nemico, seduta accanto a quella ragazza non poteva negarlo: la voleva. Ecco la ragione per cui era andata lì. Ma com’era possibile che desiderasse una cosa del genere? Come poteva una donna…? Lei non ne aveva mai sentito parlare. Doveva essere impossibile o forse demoniaco, il tipo peggiore di peccato, al di là di ogni speranza di
R E D E N Z I O N E
Molte sono le scende dedicate alla sensualità e alla visione libera dell’amore in tutte le sue forme. Il contesto storico è tracciato abbastanza bene ma lo sono ancora di più le descrizioni dei vari personaggi che accompagnano la protagonista in questa ascesa che la vede sempre più padrona di se stessa. 

Il concetto di proibito si scontra in modo reale e metaforico con quello di libertà e la storia assume toni alti e pregnanti grazie ai sentimenti e alle sensazioni che non mancano. 
La città degli incontri proibiti è un romanzo che unisce più aspetti, da quello storico che racconta in modo esaustivo l’emigrazione di quegli anni, a quello sessuale che riguarda la libertà non solo della donna, ma di tutti gli esseri umani. Il mondo della musica ed in particolare del tango esprimono un fascino eterno ed universale che contribuisce a donare alla storia quel qualcosa in più che ti tiene ancorato alle pagine. 

Forse soltanto alcuni passi sono eccessivamente descrittivi ma nell’insieme ciò che mi ha colpito oltre alla storia, è stata la passione e la sensualità che senza essere esasperante o spiazzante, ha levigato anche gli aspetti più rudi della narrazione, rendendo il romanzo un esempio contenuto e raffinato di come avere coraggio e rimanere saldi nel perseguire i propri desideri. In altre parole come fare in modo che la parola proibito non sia sinonimo di peccato né contrario di libertà ma sia solo un luogo come un altro dal quale iniziare per imparare ad essere se stessi, fino in fondo. Nient’altro che una sfida da assumersi con tutti i rischi.


14 commenti:

  1. Sembra un romanzo davvero bello e originale. :-)
    Mi interessa molto.

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    1. E' così, Chiara, è una lettura particolare e con ottimi spunti di riflessione. :-)

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  2. Una recensione bellissima per un libro che parrebbe proprio nelle mie corde! Questi argomenti mi intrigano molto e in questo libro sembra ben delineato e ben approfondito.
    Un abbraccio:)

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    1. La stessa cosa che ha suscitato in me all'inizio. Anche io ero incuriosita dagli argomenti trattati, dalla musica, il tango unito al concetto di proibito e di emigrazione. Inoltre è certamente la storia di una donna forte e coraggiosa.
      Un abbraccio! <3

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  3. Leggendo la tua recensione, viene proprio voglia di leggerlo.

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  4. Ciao Antonietta :-* ancora un altro libro da aggiungere in wish list ^_^ ne avevo già letto la trama qualche tempo fa e ne ero rimasta affascinata, ma ora non ho più dubbi sul fatto di volerlo leggere..e poi ha un titolo meraviglioso, che racchiude l'essenza della storia *_*
    Un abbraccio grande :-****

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    1. Ciao Maria! <3 Sono certa che questo romanzo ti piacerebbe molto, ormai abbiamo capito abbastanza bene i gusti l'una dell'altra e qui potresti trovare argomentazioni che ti interessano.
      Un abbraccio forte! :*****

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  5. Ecco, un altro libro che si aggiunge alla mia lista sempre più infinita! ^_^
    Provo tanta ma proprio tanta stima e ammirazione per certe donne che non si fermano davanti a niente, perché, come nei libri, anche nella realtà è così, aggiungiamoci poi il fatto che se si è completamente da sole a dover affrontare l'impossibile...

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    1. Ciao Federica! Anche io provo la tua stessa ammirazione, è qualcosa veramente di fuori dall'ordinario e spesso dai libri, come tu sai, si riesce a cogliere oltre che forza anche determinazione e speranza.
      Un abbraccio.

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  6. Gemellina buon sabato ❤️ Ho attenzionato questo libro proprio di recente ma non avevo idea di quanto grande sia la potenza che ha nel cuore finché non l'hai dipinta con la tua profondissima recensione, sembra um libro che fa davvero riflettere grazie per avercene portato un così nitido riflesso ❤️️ Grandissima! Un abbraccione enorme!

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    1. Ciao dolce Ely, è davvero un romanzo che forse apparentemente non esprime tutto, ma dentro si concentrano molte emozioni e tante riflessioni. Quindi spero davvero che riuscirai a leggerlo perchè sono certa non ti lascerà indifferente! :***
      Un abbraccio forte forte :*****

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  7. Sembra carino, potrei farci un pensierino *_*

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    1. Leggilo, perchè è una lettura inusuale che affronta argomenti un po' doversi ma che mescola molto bene la potenza della musica e della danza con gli aspetti interiori dell'anima. :-)

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