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mercoledì 25 gennaio 2017

Il labirinto degli spiriti di Carlo Ruiz Zafon Recensione

Buon mercoledì! Grazie ad un gentile omaggio della Mondadori, posso finalmente parlarvi dell'ultimo romanzo della serie scritta da Carlos Ruiz Zafon, intitolato Il labirinto degli spiriti. Un titolo davvero affascinante per una storia che riprende tutto ciò che era stato lasciato in sospeso e si rivela assolutamente inaspettata...

Il labirinto degli spiriti
di Carlos Ruiz Zafon

Editore: Mondadori 
Pagine: 819
GENERE: Storico/Thriller
Prezzo: 23,00 € - 10,99 
Formato: Cartaceo - eBook
Data d'uscita: 22 Novembre 2016
Link d'acquisto: QUI

Trama:
Barcellona, fine anni '50. Daniel Sempere non è più il ragazzino che abbiamo conosciuto tra i cunicoli del Cimitero dei Libri Dimenticati, alla scoperta del volume che gli avrebbe cambiato la vita. Il mistero della morte di sua madre Isabella ha aperto una voragine nella sua anima, un abisso dal quale la moglie Bea e il fedele amico Fermín stanno cercando di salvarlo. Proprio quando Daniel crede di essere arrivato a un passo dalla soluzione dell'enigma, un complotto ancora più oscuro e misterioso di quello che avrebbe potuto immaginare si estende fino a lui dalle viscere del Regime. E in quel momento che fa la sua comparsa Alicia Gris, un'anima emersa dalle ombre della guerra, per condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo a svelare la storia segreta della sua famiglia, anche se il prezzo da pagare sarà altissimo. Dodici anni dopo "L'ombra del vento", Carlos Ruiz Zafón torna con un'opera monumentale per portare a compimento la serie del Cimitero dei Libri Dimenticati. "Il labirinto degli Spiriti" è un romanzo fatto di passioni, intrighi e avventure. Attraverso queste pagine ci troveremo di nuovo a camminare per stradine lugubri avvolte nel mistero, tra la Barcellona reale e il suo rovescio, un riflesso maledetto della città. E arriveremo finalmente a scoprire il gran finale della saga, che qui raggiunge l'apice della sua intensità e al tempo stesso celebra, maestosamente, il mondo dei libri, l'arte di, raccontare storie e il legame magico che si stabilisce tra la letteratura e la vita.

RECENSIONE

Il labirinto degli spiriti è l’ultimo romanzo della saga scritta da Zafon, Il Cimitero dei Libri Dimenticati e dedicata alla passione per i libri e per tutta la letteratura. Un romanzo che chiude un ciclo e lo fa nel modo più inaspettato ed intrigante possibile.

La penna di Zafon continua ad ammaliare il lettore, tenendolo sulle spine e creando un thriller psicologico, storico e letterario. Il suo stile è elettrizzante ma anche pacato laddove è necessario, intrigante e capace di ripetersi senza però finire nella banalità. E’ come se il lettore affezionato conoscesse ormai i suoi modi, le sue intenzioni, i suoi intenti e la sua capacità visionaria e narrativa ma al contempo fosse continuamente messo alla prova sulla base di una capacità di riconoscere la bellezza della sua arte e nello stesso tempo di rimanerne ogni volta meravigliato.
La risposta si trovava quasi sempre nel passato.
Torna il protagonista del primo romanzo, Daniel Sempere, cresciuto ma sempre affiancato da Bea e l’inarrivabile Fermin, voce di saggezza e verità dell’intera saga.

L’animo di Daniel, in questo ultimo libro, è oscurato dalla sete di vendetta e soprattutto dall’ansia di conoscere le vere motivazioni della morte della madre Isabella. L’uomo ha scoperto che dietro la sua scomparsa si nasconde un intrigo che coinvolge persone e situazioni che non possono essere facilmente identificabili né raggiungibili ed ecco che la sua rabbia aumenta e così anche la sua intenzione di andare fino in fondo.

Ad accompagnarlo in questa tragica e dolorosa avventura, un personaggio totalmente nuovo: Alicia Gris, una donna che si trascina addosso la crudeltà della guerra e che indossa abiti di tenebra e di solitudine. Infatti Alicia è un personaggio tenebroso e distante, una donna che appare fredda e motivata da un istinto che sembra non trovare pace, lo stesso istinto e la stessa animosità che modula il carattere e le scelte di Daniel.
Lei crede che nessuno la possa amare perché non si ama, e pensa che nessuno l'abbia mai amata. E non lo perdona al mondo.
I due, pur apparentemente molto distanti, si ritrovano coinvolti nella medesima indagine che porterà alla scoperta di ciò che si cela dietro la morte di Isabella.

Ma non soltanto questo. Ci saranno intrighi, tradimenti, corruzione e segreti che si riveleranno lentamente in tutta la loro entità.
Daniel è un protagonista perfetto che s’incastra perfettamente ad Alicia, anch’ella in qualche modo protagonista di questo romanzo che coinvolge ed avvolge senza un attimo di sosta.

Lo stile è scorrevole, appassionante, brillante, così come appare, pur nella sua oscurità, la magica Barcellona degli anni ’50, città in cui ancora una volta la storia è ambientata. Zafon crea un’ambientazione che parla. Barcellona è anch’essa protagonista, indomita e solitaria, gotica e drammatica, silente ma presente, capace di offuscare la ragione e generare mostri.

Una città viva, ma non come cosa bensì come umanità. Una città che sembra umana e sembra agire, scegliere esattamente come i personaggi con una sua volontà.

La bravura dell’autore è stata ancora una volta quella di confermarsi perfettamente in grado di catturare il lettore e di scrivere un finale assolutamente non prevedibile, ma godibile ed entusiasmante.
Il mondo è semplicemente uno specchio di noi che lo formiamo ed è né più né meno che quello che noi tutti ne facciamo.
Il labirinto degli spiriti, un titolo meraviglioso, che ispira mistero, segreti e voglia di scoprire, è un romanzo che conduce il lettore attraverso un sentiero di possibilità. La storia è molto lunga ma leggerla non è assolutamente pesante, lo fai senza accorgerti delle pagine che scorrono, ritrovandoti continuamente stimolato dai colpi di scena e dalle indagini.
Comincio ad avere la vaga impressione che lei si salvi da sola senza bisogno di alcun aiuto e che la sua ignoranza sia meno profonda della sua sfacciataggine, signorina Gris.
Mistero e fascino sono le caratteristiche principali dello stile di Zafon ma anche una rilevante capacità di fornire personaggi nel pieno delle loro caratteristiche, andando a scavare fin nel profondo e portando fuori punti di forza e debolezze, luce e buio.
Non scegliamo chi amare, Fernandito. Forse io non so amare nessuno e non so lasciarmi amare da nessuno.

Lo stile di Zafon è chimico, capace di creare magie inimitabili perché l’invenzione di questa saga è essa stessa magia, una magia che ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo e che come raramente accade, nella sua tanto attesa conclusione, non delude ma anzi, riesce a lasciarti con un sapore dolce in bocca, quello di aver vissuto qualcosa che ricorderai con amore e ammirazione. Su questo incredibile autore è stato detto veramente di tutto… adesso è il tempo del silenzio e della lettura. E’ ora di leggerlo, non vi pare?


8 commenti:

  1. Ciao! Ho giusto finito di rileggere "L'ombra del vento" l'altro giorno! Chiaramente ho anche tutti gli altri... e non so se farmi una full immersion di questa serie o lasciarmi il tempo di metabolizzarli uno alla volta! *_*
    Come sempre bellissima recensione :-*

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    1. Ciao Federica! Grazie mille per le tue parole! Leggerò con piacere la tua recensione! <3

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  2. Cara Antonietta, che bella sorpresa trovo oggi sul tuo blog *_* Hai fatto bene a leggerlo subito dopo gli altri tre della serie, io ho dovuto abbandonarlo perché molti particolari che si riallacciano ai libri precedenti li ho dimenticati e facevo fatica a seguire la storia. Quindi tornerò a rileggere l'intera tetralogia. Nonostante ciò, Il labirinto degli spiriti mi stava piacendo molto, lo stile di Zafon e le ambientazioni sono affascinanti e sono stra felice che siano piaciuti anche a te.
    La recensione mi è arrivata dritta al cuore! Hai espresso benissimo con le parole le sensazioni che suscitano i libri di Zafon, che sono esattamente uguali alle mie.
    Grazie per questo bellissimo post <3 Ti abbraccio forte forte :-**

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    1. Cara Maria, grazie! *___* Mi avevi detto che avevi dimenticato qualcosa dei libri precedenti e ci sta, mi sembra normalissimo, anche perchè l'ultimo libro rimette a posto tutti i tasselli e per non perdersi, c'è davvero bisogno di avere la storia di tutti i libri ben chiara nella mente. Fortunatamente ho letto tutti i romanzi a poca distanza e non ho avuto problemi. Sono felice che presto potrò sapere cosa ne pensi tu, non vedo l'ora! <3
      Un abbraccio forte! :****

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  3. Non smetteró mai di dirtelo... adoro leggere le tue recensioni!

    Nuovo post sul mio blog!
    Ti aspetto da me se ti va!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.it

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  4. Gemellina cara, amo dal profondo del cuore la saga de Il cimitero dei libri dimenticati ed ovviamente non vedo l'ora di mettere le mani su questo quarto ed ultimo libro, Babbo Natale si è dimenticato di inserirlo nel sacco quest'anno e non sono ancora riuscita ad averlo, magari ci penserà il coniglietto pasquale xD La tua recensione è come sempre stupenda, un vero e proprio dipinto che riecheggia perfettamente le parole e lo stile di Zafòn *___* Un bacione :*

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    1. Cara Ely, non avevo alcun dubbio che tu amassi questa serie. Per noi che amiamo in modo spropositato i libri, è veramente qualcosa di eccezionale e di magico. Io l'ho scoperta in ritardo probabilmente ma credo di aver recuperato tutto alla grande XD
      Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensi! <3
      Un abbraccio forte! :*****

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