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martedì 27 dicembre 2016

Agente del caos di Alexandra Gale Recensione

Buon martedì cari lettori! Dopo la breve pausa natalizia, torno da voi raccontandovi le mie impressioni riguardanti un romanzo dark con spunti paranormal. Una storia che mi incuriosiva molto perchè basata sul concetto di follia ma che purtroppo non mi ha coinvolto come speravo.

Agente del caos
di Alexandra Gale

Editore: Selfpublishing
Pagine: 182
GENERE: Dark Romance/Paranormal
Prezzo: 0,99 
Formato: eBook
Data d'uscita: 2016
Link d'acquisto: QUI

Trama:
FOLLIA: Stato di alienazione mentale determinato dall'abbandono di ogni criterio di giudizio. PAZZIA: Correntemente, qualsiasi forma di alterazione, permanente o temporanea, delle facoltà mentali. INSTABILITÀ:Tendenza a subire repentine alterazioni e variazioni. CAOS: Presso i filosofi antichi, il disordine universale della materia, precedente al cosmo. AJAY COOPER: Indefinito. Era questo che l'affascinante psichiatra Esmeralda Ghale scrisse nella sua cartella clinica. Per anni aveva curato centinaia di casi diversi ma con Ajay Cooper tutti quegli anni le si sgretolano lentamente tra le mani. Per quanto possa essere assurdo, quella donna fu spinta da un perverso desiderio si scoprire quell'anima oscura, quel ragazzo era tanto furbo da saper nascondere la sua instabilità. E quando ti ritrovi faccia a faccia con una mente simile bisogna stare attenti, perché potrebbe far impazzire anche voi. E Esmeralda Ghale ne era la prova...

RECENSIONE

Agente del caos è un romanzo diverso dal solito, una storia incentrata fortemente sull’aspetto psicologico e che si muove costantemente sul filo del rasoio, trasportando il lettore in una dimensione che è sempre a due passi dall’abisso.

Ajay ed Esmeralda sono i due protagonisti. Un uomo e una donna, un paziente e la sua dottoressa. Ancora posso definirli come il folle e la sana… ma non è esattamente così.
La follia è un virus, è un dolce fatto di tenebra e di piacere che ti agguanta la mente e può essere non solo virale ma persino mortale. Lo sa bene l’autrice che ha deciso di basare tutta la sua storia concentrandosi sulla mente dei suoi due protagonisti in un gioco costante di luce e di ombre che non lascia scampo né a loro, né a chi legge.

Le notti spesso sono un supplizio: ombre, spettri, fantasmi, visioni, timori, tenebre, sudori freddi, orrori, lugubri immaginazioni, chimere, spasmi, apparizioni di un altro mondo.

Esmeralda è una giovane e brava psichiatra, con una vita tranquilla e un fidanzato di tutto rispetto che lavora con lei nella stessa clinica dove sono curati numerosi pazienti con problematiche psicologiche e psichiatriche.

Ajay è un ragazzo dall’apparenza eterea. Capelli quasi bianchi, sguardo enigmatico, fisico perfetto e fascino tenebroso quanto inquietante. La sua presenza fisica è già di per sé un incentivo che serve ad alimentare l’insana curiosità di chi lo osserva, in più aggiungete anche un carattere assolutamente complicato che fa del silenzio e dell’assenza la sua arma letale.

E’ inquieto: perennemente inquieto; e quell’inquietudine si traduce nel movimento incessante delle mani. Gioca con un anello d’oro che porta sempre al dito.

Infatti Ajay non parla con nessuno e sembra che non voglia essere assolutamente aiutato. Nella clinica è come un fantasma, la sua presenza è un insieme di paura e di solitudine, di angoscia e di mistificazione. Il suo essere sembra quasi soprannaturale, il suo dinamismo un gioco al massacro contro l’austerità delle sue espressioni e il distacco della sua anima.

Sei una delle migliori psichiatre che conosca ma vedi, poi dovresti costantemente confrontarti tutto il tempo con la sua dannazione. Il suo pessimismo cosmico, i suoi moti di ribellione, il suo disfattismo e il suo animo tumultuoso che verranno sicuramente a galla in moltissime occasioni.

Sembra una creatura glaciale, talmente lontana da non essere sfiorata da nulla.
Soltanto Esmeralda con la sua iniziale ingenuità, riuscirà in qualche modo a scalfire il muro dietro il quale il giovane si nasconde con tutti i suoi enigmi.

La donna è fortemente affascinata da quella creatura misteriosa che riesce ad attrarla come nessuno è mai riuscito. Ecco perché non senza fatica, riuscirà a stabilire una sorta di legame con lui che scatta nel momento in cui i due si guardano negli occhi e per casualità o per volontà iniziano a sfiorarsi.

Da questo momento in poi inizia un processo di discesa verso gli inferi che porterà Samantha a dover fronteggiare non solo i demoni del suo paziente ma soprattutto i suoi.

I demoni interiori sanno essere talmente celati che persino ai nostri occhi possono essere nascosti e lo ammetta a se stessa, lei non vuole la favola, vuole la

F O L L I A

Si scoprirà piena di passione e di desiderio per quel ragazzo all’apparenza così solitario e strano, piena di coraggio nel volerlo capire e vogliosa di scoprirlo, in tutti i sensi. La sua vicinanza le fa perdere totalmente il controllo, come se in quella creatura ci fosse qualcosa di diverso, di soprannaturale, di mistico.

Agente del caos è un dark romance che però non si avvale di pesanti e forti tecniche di violenza. Le scene sessuali sono piuttosto esplicite ma sempre raccontate con rispetto e cura. Non ci sono rivelazioni eclatanti da questo punto di vista mentre, durante la lettura, emerge sempre più chiaramente la presenza dell’elemento paranormal che rende la storia ancora più intricata.
I POV si alternano tra i due protagonisti ed in più ci sono capitoli dedicati al passato ed al racconto di qualcosa di malvagio e pericoloso che è andato costruendosi negli anni.

Un sodalizio di anime, una simbiosi e una sinergia dirompente. Due vulcani apparentemente calmi e silenziosi, ma pronti ad eruttare lava di passione, unica e irripetibile.

Alexandra Gale punta tutto sulla malattia mentale, e in questo caso sul concetto di follia, inserendo molto spesso citazioni, riferimenti e pseudo-diagnosi di ciò che affligge il suo protagonista. Io sono autodidatta in queste materie e ho studiato molto da vicino queste tematiche per pura passione, ecco perché ero molto curiosa di leggere un Dark Romance incentrato proprio su queste caratteristiche.

Purtroppo la lettura non mi ha entusiasmato e non si è rivelata come mi aspettavo. Ho trovato molti punti estremamente confusionari, altri molto ripetitivi, soprattutto le scene di sesso che sembrano essere l’una la copia dell’altra. E’ tutto giocato sulla mente e questo è evidente, ma ho avuto come l’impressione che l’autrice volesse troppo calcare la mano proprio su questo aspetto e a mio parere ne è venuto fuori qualcosa di eccezionalmente contorto.

Il linguaggio non è privo di errori, ma è sostanzialmente corretto. Lo stile certamente apprezzabile perché è riconoscibile lo studio che c’è dietro e la volontà di donare una storia corposa e concreta, che si avvale anche di un aspetto soprannaturale che può rendere più intrigante il tutto.

E’ passionale, è rude, è tutto quello che Brayden non è mai stato. Inutile dire che non corrisponde esattamente all’uomo perfetto. Spesso è arrogante, narcisista e menefreghista, con una buona vena sadica che gli fa provare piacere nel vedermi soffrire e struggere per lui. Maggiore è la gamma di emozioni e più forti sono le sensazioni che provo. Più sono forti le emozioni, più mi sento

V I V A
Proprio per questo non mi sento di non consigliare la lettura di questo romanzo, né di dargli una valutazione bassa, perché per gli amanti di questo genere narrativo senza troppa violenza, potrebbe essere perfetto. 

Per quanto riguarda me, essendo amante di queste argomentazioni, ho avuto l’impressione che ci fossero anche dei momenti troppo banali e semplificati, proprio rispetto alla serietà e alla concretezza di questa scelta psicologica. Non sono riuscita ad amare né Esmeralda né tantomeno Ajay ed è stato un bel problema. Sono rimasta all’esterno tutto il tempo e per me è un vero peccato. Pur ribadendo che è un romanzo che può essere interessante, non è riuscito a farmi fremere né dalla curiosità, né da altro.


Ciò che si respira è aria di dannazione, di tormento, di una vivida inquietudine che diventa sì palpabile ma ad un certo punto anche stancante. Non sono riuscita ad essere lì, a sentire dentro le emozioni che pur erano presenti tra i protagonisti. Non ho avvertito sulla pelle le loro angosce, i loro desideri; quell’attrazione intensa e malsana che li univa, non era mia. Ho sentito spesso la sensazione di qualcosa di meccanico, che non è arrivato a sfiorarmi. Eppure ero lì, ma sempre troppo lontano dalle voci di chi viveva quella storia, giunte a me come echi sbiaditi di fantasmi rinchiusi in una teca di vetro.


8 commenti:

  1. Gemellina cara auguroni di cuore, sono stata un po' latitante dalla blogosfera in questi giorni ma con il cuore ti auguro le più dolci festività <3 un bacione grande grande dalla tua gemellina <3

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    1. Cara Ely, dolcissimi auguri anche a te! <3<3<3 Un abbraccio fortissimo e spero di rileggerti presto! :****

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  2. Bellissima recensione... come sempre del resto! 😉
    Nuovo post sul mio blog! Passa da me se ti va!
    http:/lamammadisophia2016.blogspot.it

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  3. Ciao Antonietta, che libro intrigante che recensisci oggi! Fra l'altro, ho letto recentemente un libro dalle tematiche simili (Follia di McGrath), che mi attirano sempre molto. Si tratta però di temi molto difficili da trattare, a mio parere, e dal contenuto della tua recensione e dagli estratti mi sembra che questo titolo si allontani di molto da Follia. Sembra comunque un'opera molto interessante, quindi grazie per la segnalazione!
    Un abbraccio:-*

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    1. Cara Virginia, sono d'accordo con te, sono temi difficilissimi ma che a me intrigano in modo pazzesco. Non ho letto Follia, come ti dicevo, ma devo assolutamente farlo e credo che questo romanzo sia molto diverso. Ho cercato di spiegare nella recensione il mio pensiero e ho ribadito che può essere interessante. Se lo leggerai, sarò felicissima di confrontarmi con le tue impressioni! Un abbraccio! :*

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  4. Buon anno Antonietta. auguroni :-** Un altro dark romance che mi intriga e che vorrei comunque leggere nonostante tu non ne sia rimasta entusiasta.Penso possa fare al caso mio perché è abbastanza soft anche se durante le vacanze natalizie ho letto Stolen e non mi ha per niente impressionata. Certo, a livello emozionale non mi ha toccato il cuore come Dark Blue (difficile che Caleb e Olivia possano essere sostituiti nel mio cuore xD) e la storia mi è risultata abbastanza surreale, però non posso bocciarlo del tutto e infatti sono curiosa di leggere il seguito.
    Un bacione enorme :-**

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    1. Buon anno, cara Maria! <3 Sì, questo romanzo potrebbe piacerti, la tematica è intrigante secondo me in base a quello che so ti piace leggere :-)
      Dark blue... è bellissimo *__* Sai che adesso sto leggendo in lingua Nocte, un'altra storia che credo potrebbe piacerti ma subito dopo vorrei proprio leggere Seduced in the dark, senza dover aspettare la CE anche perchè non si sa quando pubblicherà in italiano il romanzo. Nel caso ti tengo aggiornatissima su questa cosa! :)
      Se recensirai Stolen, leggerò le tue impressioni perchè anche io ho trovato certe cose appunto esagerate.
      Un abbraccio forte! <3<3<3

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