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venerdì 23 dicembre 2016

L'ombra del vento, Il gioco dell'angelo, Il prigioniero del cielo di Carlos Ruiz Zafon Recensione

Buon venerdì cari lettori! Alle porte del Natale, l'ultima recensione che posto riguarda i tre libri scritti da Carlos Ruiz Zafon, inviati gentilmente dalla Mondadori, che compongono la saga del Cimitero dei Libri Dimenticati. Non avevo ancora letto Zafon e mi sono approcciata a questo autore leggendolo per la prima volta e rimanendo davvero colpita dal suo stile e dalla sua fantasia. Vi auguro un felice Natale e che possiate passarlo accanto alle persone che amate. Un abbraccio a tutti! 


L'ombra del vento
di Carlos Ruiz Zafon

Editore: Mondadori 
Pagine: 439
GENERE: Romanzo
Prezzo: 12,50 € - 7,99 
Formato: Cartaceo - eBook
Data d'uscita: 2006
Link d'acquisto: QUI

Trama:
Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all'oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro "maledetto" che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell'anima oscura della città. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra.




Il gioco dell'angelo
di Carlos Ruiz Zafon

Editore: Mondadori 
Pagine: 466
GENERE: Romanzo
Prezzo: 12,50 € 6,99 
Formato: Cartaceo - eBook
Data d'uscita: 2009
Link d'acquisto: QUI

Trama:
Nella tumultuosa Barcellona degli anni Venti, il giovane David Martín cova un sogno, inconfessabile quanto universale: diventare uno scrittore. Quando la sorte inaspettatamente gli offre l'occasione di pubblicare un suo racconto, il successo comincia infine ad arridergli. È proprio da quel momento tuttavia che la sua vita inizierà a porgli interrogativi ai quali non ha immediata risposta, esponendolo come mai prima di allora a imprevedibili azzardi e travolgenti passioni, crimini efferati e sentimenti assoluti, lungo le strade di una Barcellona ora familiare, più spesso sconosciuta e inquietante, dai cui angoli fanno capolino luoghi e personaggi che i lettori de "L'ombra del vento" hanno già imparato ad amare. Quando David si deciderà infine ad accettare la proposta di un misterioso editore - scrivere un'opera immane e rivoluzionaria, destinata a cambiare le sorti dell'umanità -, non si renderà conto che, al compimento di una simile impresa, ad attenderlo non ci saranno soltanto onore e gloria.



Il prigioniero del cielo
di Carlos Ruiz Zafon

Editore: Mondadori 
Pagine: 349
GENERE: Romanzo
Prezzo: 12,50 € - 6,99 
Formato: Cartaceo - eBook
Data d'uscita: 2013
Link d'acquisto: QUI

Trama:
Nel dicembre del 1957 un lungo inverno di cenere e ombra avvolge Barcellona e i suoi vicoli oscuri. La città sta ancora cercando di uscire dalla miseria del dopoguerra, e solo per i bambini, e per coloro che hanno imparato a dimenticare, il Natale conserva intatta la sua atmosfera magica, carica di speranza. Daniel Sempere - il memorabile protagonista di "L'ombra del vento" è ormai un uomo sposato e dirige la libreria di famiglia assieme al padre e al fedele Fermín con cui ha stretto una solida amicizia. Una mattina, entra in libreria uno sconosciuto, un uomo torvo, zoppo e privo di una mano, che compra un'edizione di pregio di "Il conte di Montecristo" pagandola il triplo del suo valore, ma restituendola immediatamente a Daniel perché la consegni, con una dedica inquietante, a Fermín. Si aprono così le porte del passato e antichi fantasmi tornano a sconvolgere il presente attraverso i ricordi di Fermín. Per conoscere una dolorosa verità che finora gli è stata tenuta nascosta, Daniel deve addentrarsi in un'epoca maledetta, nelle viscere delle prigioni del Montjuic, e scoprire quale patto subdolo legava David Martín - il narratore di "Il gioco dell'angelo" - al suo carceriere, Mauricio Valls, un uomo infido che incarna il peggio del regime franchista...

RECENSIONE

L’ombra del vento è un romanzo intenso e significativo, come tutte le tre opere che ho avuto modo di leggere di Carlos Ruiz Zafon e dedicate alla saga del Cimitero dei Libri Dimenticati.

Un autore magico, dalla penna fuorviante ed eccezionalmente capace di creare meccanismi narrativi di grande livello e di altresì indiscutibile valore.

Il gioco dell’angelo, Il prigioniero del cielo sono romanzi possenti, pieni di echi lontani, leggende che diventano di carne ed ossa, accompagnate dal rumore del vento e dal richiamo costante delle ombre.
I libri perduti nel tempo, vivono per sempre, in attesa del giorno in cui potranno tornare nelle mani di un nuovo lettore, di un nuovo spirito.
Non avevo ancora letto Zafon e in poche settimane mi sono approcciata alla lettura di questi tre libri che mi hanno aperto letteralmente le porte di un universo incredibile. La grande ingegnosità dell’autore è venuta fuori in tutta la sua meravigliosa potenza ed è stato come essere rapita non una, ma tante e tante volte, ogni momento in cui giravo pagina e mi trovavo nuovamente avvolta da qualcosa di losco, tragico e malinconico insieme.

Daniel Sempere inizia la sua avventura dopo aver adottato un romanzo, L’ombra del vento di un certo Julian Carax quando il padre decide di portarlo per la prima volta nel Cimitero dei libri dimenticati, un luogo dove tutti i libri che non hanno più valore apparente, hanno la possibilità di essere adottati e di vivere di una nuova luce e considerazione.
È la tua voce che mi tranquillizza. È il tuo modo di parlare, il tuo modo di chiamarmi, quel nomignolo che mi riservi. È che sei tu. E quando si tratta di te, io non lo so che mi succede. Per quanto cerchi di trattenermi, se si tratta di te io sono felice.
Siamo nel 1945 nella tremenda e bella Barcellona. Una città inquietante e fiabesca, tanto incantevole da essere terribile nella sua bellezza. 
Uno sfondo storico delineato perfettamente che vede i personaggi muoversi con sicurezza e passione all’interno di un mondo creato alla perfezione, senza neanche una sbavatura.
Daniel perde completamente la testa per quel libro e vuole sapere sempre di più del suo autore, convincendosi di dover leggere altre sue opere. Il problema è che di questo autore non si sa assolutamente nulla. 

E’ da questo momento in poi che inizia la vera storia che abbraccia i tre romanzi e che si dipana in modo crescente e miracoloso, ponendo sotto i riflettori una miriade di personaggi che funzionano da veri e propri catalizzatori per raccogliere tutta l’attenzione del lettore.
Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare.
In Il gioco dell’angelo, l’attenzione si sposta su David Martin, un aspirante scrittore che sembra essere disposto a tutto pur di raggiungere il proprio obiettivo. Il concetto di male e bene sono al centro dell’attenzione e dell’avvicendarsi dei personaggi che si contrappongono in un gioco che vira all’infinito tra luce ed oscurità. Nel terzo romanzo, Il prigioniero del cielo, ancora una volta un romanzo diventa il fulcro dell’azione e tutto sembra magneticamente controllato da qualche forza superiore che si ribella a qualsiasi forma di gestione umana.
"Sai qual è il bello dei cuori infranti?" Domandò la bibliotecaria.Scossi la testa."Che possono rompersi davvero soltanto una volta. Il resto sono graffi."
Lo stile dell’autore è incredibilmente vivido, la sua capacità di rendere pulsanti, concrete, piene di sapori e di odori le atmosfere è una freccia di cupido, che farà sanguinare i vostri cuori.

Perché al di là di momenti a tratti un po’ noiosi, e scene che sembrano disperdere per qualche attimo, il vero senso dell’azione, perdendosi in piccoli ed inutili preamboli o recalcitranti assunzioni, l’incanto e il maleficio della scrittura di Zafon restano una delle poche certezze di questo mondo editoriale.
Il futuro non si desidera, si merita.
Una penna unica, capace di creare storie inimmaginabili dal nulla, una forma immaginativa che fa della visionarietà il suo cavallo di battaglia e che buca ogni pretesa di giudizio negativo.

E’ impossibile non restare colpiti dalla maestria di questo autore, dalla sua grandezza, da ciò che è riuscito a scrivere e ad inventarsi. Ancora di più se pensiamo al fatto che si tratta di romanzi che parlano di libri e di scrittori. Nulla ci può essere di più suggestivo per chi ama le opere letterarie. Ma se questo non basta, pensate alla nostalgia e alla malinconia di un senso di assoluto passato, mito e leggenda che si fondono con la realtà, e che vi lasciano addosso un senso di eterno e di sublime che è proprio soltanto dell’arte in tutte le sue forme.

Le opere di Zafon sono artistiche, sono quadri, sono disegni che hanno il potere di avvolgere e di conquistare con l’arte dei colori e delle forme immaginarie, il tutto grazie al dono della parola scritta.
Il destino non fa visite a domicilio, bisogna andare a cercarlo.
Le pagine scorrono veloci, e ti trovi parte di un mondo dal quale è poi davvero difficile venire fuori. Un mondo in cui i tradimenti, l’amore, la passione, l’inganno, ma soprattutto i misteri di varia natura sono il cibo per le menti che apprezzano questo tipo di storie che sono racconti intricati, non sono affatto semplici. In altre parole, non pensate di trovarvi davanti romanzetti da quattro soldi che si risolvono in poco e niente, Zafon scrive dei signor romanzi, come uno dei più grandi autori dei nostri tempi.


Uno scrittore capace di creare una sorta di sospensione, di attesa, di quiete nebulosa a tremante, che ti lascia come se fossi intontito davanti a tale meraviglia. Ti lascia addosso un senso di sbandamento, quasi di annichilimento, come se non ti rendessi conto che da quel romanzo, ahimè, devi uscirci per forza. E sapete qual è il problema? Che non vuoi farlo.


8 commenti:

  1. Ciao! :)
    Ho letto tempo fa questi libri, tanto che non me li ricordo assolutamente più e in occasione dell'uscita del quarto ho pensato di rileggerli tutti, ma una cosa che ricordo benissimo è lo stile di Zafon e il suo modo di descrivere la storia e i luoghi soprattutto, di cui non puoi far a meno di innamorarti.

    p.s. ne approfitto per farti tantissimi auguri di Buon Natale, io faccio un po' di vacanze col blog quindi ci rileggiamo in gennaio! :-*

    Fede

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    1. Ciao Federica, anche io la penso esattamente come te e sono contenta di essere riuscita a leggere per la prima volta Zafon dopo molto tempo! <3
      Grazie per gli auguri che ricambio con affetto!
      Un abbraccio e a presto! :*

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  2. Cara Antonietta, innanzitutto mi scuso per l'assenza, ma ho avuto l'influenza e mi sto riprendendo adesso.
    A parte questo, ho letto con voracità questa bellissima recensione perchè ho da leggere proprio questi libri per una challenge:)
    La tua recensione, come dicevo, è bellissima e mi ha fatto solo crescere ancora di più la curiosità per questo autore. Le atmosfere sembrano proprio quelle che piacciono a me, un po' oscure e "sospese" e Barcellona mi chiama a sua volta (ultimamente sono un po' stanca delle solite ambientazioni anglosassoni!).
    Un abbraccio e, in caso non ci si dovesse più sentire per un po', tantissimi auguri:-*

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    1. Ciao Virginia, anche io sono stata male per parecchi giorni, quindi posso capirti benissimo!
      Sì, sono certa che le atmosfere di questi romanzi siano adatte a te e sono felice che anche tu possa leggere questo autore che merita davvero.
      Tantissimo auguri anche a te e un abbraccio forte! <3

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  3. Ciao Antonietta! ♥ Ho recensito anche io tutti e tre i romanzi, però con tre post separati :) Anche io li ho apprezzati molto!

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    1. Ciao Francy! Io ho letto questo autore per la prima volta e ne sono rimasta davvero affascinata! <3

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  4. Ciao Antonietta <3 Non sai quanto mi rende felice sapere che i libri di Zafon ti siano piaciuti *_* Non avresti potuto usare parole migliori per descrivere lo stile meraviglioso di questo autore e la sua capacità di trasportare il lettore nelle magiche ambientazioni di Barcellona. Io lo adoro!
    Ti consiglio di leggere subito il quarto capitolo della tetralogia, perché riprende e risolve i misteri di questi primi tre libri. Io li ho letti molto tempo fa e ora che ho iniziato Il labirinto degli spiriti, sto avendo difficoltà a seguire bene la storia perché molti passaggi e personaggi li ho dimenticati :)
    Stupenda recensione, un abbraccio forte :-**

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    1. Ciao Maria! <3 Ricordavo benissimo la tua recensione di questi romanzi ed anche per questo sono andata sul sicuro quando li ho letti, ricordandomi proprio delle tue parole!
      Ed hai ragione, devo leggere subito anche l'ultimo, in modo da non far passare troppo tempo. <3
      Zafon non scherza e scrive storie davvero intricate! *__*
      Un abbraccio forte! <3<3<3

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