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mercoledì 26 aprile 2017

Un'anima che vibra di Loredana Frescura e Marco Tomatis Recensione

Buon mercoledì! Grazie alla gentilissima Leggereditore vi parlo di un romanzo che narra la storia di una madre e di una figlia e di come il loro rapporto cambia grazie ad evento che solo inizialmente appare tragico ma poi si rivela sempre più propizio. Una storia di sentimenti e di emozioni che parla proprio di anima e di tanto altro.

un'anima che vibra
di Loredana Frescura e Marco Tomatis

Editore: Leggereditore 
Pagine: 238
GENERE: Young Adult
Prezzo: 14,90 € - 4,99 
Formato: Cartaceo - eBook
Data d'uscita: Marzo 2017
Link d'acquisto: QUI

Trama:
Domenica, detta Mimì, diciassette anni, vive con la mamma Caterina e la zia Diletta a Roma. Da un giorno all’altro la sua famiglia si trasferisce in un piccolo paese, Piandiperi, dove la fabbrica presso cui Caterina lavora come operaia ha aperto un nuovo stabilimento. Per Mimì si tratta di un cataclisma che stravolge la sua esistenza tranquilla e rassicurante. Ma proprio in quel paese “sbagliato dalla A alla Z”, dove a dispetto del nome non c’è l’ombra di un albero, e un ragazzo dalla pelle d’ambra può chiamarsi Gaetano e sfrecciare a bordo di un carretto, Mimì, che si sente “sbagliata dall’uno all’infinito”, finirà col trovare sé stessa. Soprattutto, guarderà con occhi nuovi sua madre e scoprirà che non è affatto la donna rinunciataria e fredda che ha sempre creduto. Dietro un’apparenza remissiva e dimessa, Caterina nasconde una forza e una vitalità che Mimì non avrebbe mai immaginato e che sono quanto di più importante una figlia possa imparare dalla madre.

RECENSIONE

Un’anima che vibra è uno Young Adult scritto a quattro mani che sorprende per la sua delicatezza e per la capacità di parlare di sentimenti e di emozioni con semplicità e dolcezza.

Mimì è la protagonista, una ragazza di diciassette anni che vive con le uniche persone a lei care, due donne che sono la madre e la zia. Con la madre ha un rapporto molto particolare perché ha un’immagine di lei piuttosto sfalsata che è riconducibile al rapporto della stessa con il padre che le ha lasciate per una donna più giovane, adesso anche incinta. Questa notizia, unita alla scoperta di dover lasciare Roma perché la madre ha perso il lavoro nella fabbrica di lavatrici ed è stata trasferita in una piccola località sperduta, getta nel totale sconforto la ragazza che comincia a ritenere la madre colpevole di tutto.
Non la mia storia. Ma sì, anche la mia storia: Caterina e io siamo vissute insieme fin dalla mia nascita, quindi parte di lei è anche parte di me. Caterina, mia madre. Perché raccontare, ordinare gli eventi, mettere in fila i sentimenti e poi scompaginarli?
Purtroppo però non può fare altro che trasferirsi e lasciare tutte le amiche di Roma, la splendida città che adora, le strade, i ponti, di cui è follemente innamorata.

Giunta nel piccolo paesino che sembra non avere né arte e né parte, inizialmente è davvero difficile per lei accettare questa nuova situazione. Lì non c’è molto da fare, è impossibile paragonare quel posto all’immensa Roma, soprattutto perché non ci sono divertimenti, non c’è motivo di svago e non c’è tanta gente né da conoscere, né da frequentare.

Fino a quando non incontra Gaetano. Un ragazzo moro e dalla pelle ambrata che la getta nella più totale confusione, una presenza che ha molto a che vedere con l’epifania tipica delle narrazioni, ossia quella figura che appare per cambiare totalmente il destino di tutti.

Ed è proprio quello che fa Gaetano che non ha avuto una vita facile e che si lascia scoprire piano piano da Mimì che si innamora lentamente di lui.
Quando la figura si sfilò il casco, vidi qualcosa che per un attimo mi fermò il cuore: occhi di lune nere, capelli ricci, sorriso mozzafiato, denti di confetto e pelle color caramello.
Nel frattempo, anche il rapporto con la madre comincia a cambiare proprio perché la ragazza scopre qualità e dettagli della personalità della donna che non credeva esistessero. L’aveva sempre considerata una persona con una vita fredda e vuota, senza alcuna speranza di miglioramento, senza passione, quasi senza vitalità e invece proprio grazie a questo trasferimento, a questo luogo che diventa ad un certo punto quasi magico, Mimì conosce una mamma che non aveva mai incontrato, una donna che la sorprende sotto tutti i punti di vista.

Lo stile degli autori che viaggiano insieme nella scrittura in modo armonico e convincente, crea una storia che scorre, che si lascia leggere e che ti accarezza con mani fatte di piume.

Perché tutto quello che viene raccontato, pur trattandosi a volte di scontri e di litigi, oppure di realtà tragiche, non arriva mai a ferirti per farti sanguinare ma solo per coinvolgerti e per farti emozionare.
La realtà irrompe nella sua drammatica consistenza proprio grazie alla presenza di Gaetano che ha i genitori Siriani e che racconta la sua vita e le sue debolezze.
Lo abbracciai forte e finalmente sentii venir fuori le lacrime. Piccole, vergognose, timide, asfittiche, lacrime da nulla, però c'erano. Lui se ne accorse, probabilmente le sentì passare attraverso il cotone della maglietta, ma non disse niente, mi lasciò piangere e in quei pochi minuti piansi tutto.
Tutto viene affrontato con rispetto e considerazione, senza finire in banali o generiche affermazioni, ma spingendo soltanto verso riflessioni sentite ed appassionate.

Un’anima che vibra è una storia giovane ma piena di calore in cui si assiste alla maturazione della protagonista che avviene in tutti gli aspetti della sua esistenza e che la rende certamente una persona migliore.

Un romanzo dal titolo poetico e dalla copertina sognante che allude a molte cose e che può essere letto attraverso tante interpretazioni, basta non dimenticare il calore e il senso della vita.
Mimì ci pone di fronte a tante domande e assistiamo con piacere alle risposte che lei stessa, seppur involontariamente, riesce a darsi e noi, attraverso di lei, guardiamo con speranza e dolcezza nel cuore, quello che abbiamo davanti.

L’anima vibra, l’anima sente, l’anima avverte il calore bruciante del primo amore e soprattutto il recupero di quel legame naturale e spontaneo con una madre che è sempre stata lì e che nonostante l’apparente distacco, non è mai andata perduta. Pagina dopo pagina, inizia una particolare magia che mostra tutte le sfumature della nostra anima e questo romanzo diventa uno specchio, chiaro e lucente, di ciò che di bello ci portiamo dentro.


4 commenti:

  1. Ciao Antonietta! Ma sai che titolo e cover non mi ispiravano e invece (tanto per cambiarexD) ho cambiato completamente idea con la tua recensione??
    Mi ispira tutto, a partire dal nome della protagonista (non chiedermi perchè, però mi piace un sacco*-*)xD

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    1. Ciao Virginia! Anche a me piace molto il suo nome e anche se apparentemente può sembrare una storia come tante, le emozioni non mancano e riflettono molto bene il titolo.
      Grazie come sempre, e un abbraccio forte! <3

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  2. Ciao Antonietta <3 Mi piacciono le storie basate sui legami famigliari, soprattutto quelle tra genitori e figli. Questo mi sembra uno young adult diverso dal solito, più intimo, perché tratta non solo dell'amore tra un ragazzo e una ragazza, ma anche quello, più puro, tra madre e figlia.
    Mi piace! Ho segnato il titolo e vedrò di farci un pensierino <3
    Un abbraccio grande <3

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    1. Ciao Maria! E' vero, è molto più intimo ma capace di tanta delicatezza. Si muove su due binari differenti: la scoperta del primo innamoramento e il rapporto che lentamente cambia tra madre e figlia a fronte di una profonda maturazione di entrambe, in modi diversi.
      Un abbraccio forte! <3<3<3

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