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lunedì 20 febbraio 2017

La biblioteca sull'oceano di Ashley Hay Recensione

Buon inizio settimana! Grazie alla gentilissima Sperling&Kupfer ho letto La biblioteca sull'oceano, un romanzo che non potevo non conoscere e che mi ha subito incuriosito sin dal titolo. Una storia che regala un dolce romanticismo, delicata ed intensa, per chi ama sognare e non ha voglia di smettere mai.

La biblioteca sull'oceano
di Ashley Hay

Editore: Sperling&Kupfer
Pagine: 317
GENERE: Romanzo
Prezzo: 18,90 € - 9,99 
Formato: Cartaceo - eBook
Data d'uscita: Gennaio 2017
Link d'acquisto: QUI

Trama:
In una piccola città in riva all'oceano, c'è una biblioteca dove gli abitanti vanno in cerca di pace e di sogni. «Una storia che parla al nostro desiderio più profondo di essere trasformati dai libri che leggiamo.» - The Sydney Morning Herald È lì che ad Ani viene offerta una nuova possibilità dopo che un crudele scherzo del destino l'ha lasciata sola a crescere la sua bambina; è tra le pagine dei libri che spera di trovare un senso a ciò che le è accaduto e ciò che le è rimasto. Tra quei vecchi scaffali, anche il dottor Draper vorrebbe ritrovare la sua vita di un tempo, di quando ancora non aveva conosciuto la guerra e un senso di colpa per tutti coloro che non è riuscito a salvare. Mentre il suo amico Roy, che al fronte si è scoperto poeta, vaga alla ricerca delle parole che ha perduto proprio in tempo di pace. Finché una poesia anonima ricevuta da Ani irrompe in quel tempo sospeso e riavvia il corso di quei tre destini, ormai intrecciati per sempre in un'unica storia.

RECENSIONE

La biblioteca sull’oceano è un romanzo che non ti aspetti. Un’autrice che non conosci e che è capace di sorprenderti con una dolcezza disarmante e una valanga di emozioni e di sentimenti che ti scaldano il cuore.

Ani è la protagonista, una donna che è stata sempre felice finchè ha condiviso la sua vita con il marito Mac e con la dolcissima figlia Isabel. Ma la tragedia incombe e all’improvviso le porta vita metà del suo cuore con un incidente ferroviario che uccide Mac. Da quel momento in poi la vita di Ani subisce un cambiamento indescrivibile: buio, solitudine, tristezza, dolore e forte senso di perdita sono le sensazioni che plasmano le sue giornate e la rendono una donna che sta lentamente perdendo luce e slancio vitale. 

L’unico appiglio, l’unica fonte di amore alla quale non saprebbe mai rinunciare e che la riesce a far sentire ancora parte del mondo, ancora con uno scopo e la voglia di vivere è Isabel, la piccola creatura che riempie le sue giornate e che deve crescere assolutamente da sola.
Imprigionata qui mentre il tempo ha smesso di scorrere. E se non posso leggere, se non posso leggere… l’ondata di panico che sale da quando Mac è morto finalmente raggiunge il culmine e s’infrange.
Il piccolo paesino australiano nel quale vive, si stringe intorno a lei e a quella sofferenza terribile, offrendole una possibilità di cambiamento, un modo per superare con forza e coraggio quel senso di apatia e di abbandono. Le viene offerta la possibilità di occuparsi della biblioteca del paese, luogo sacro per tutti gli abitanti che attraverso quel luogo misterioso e poetico, nutrono i loro sogni e la loro immaginazione con i colori dell’infinito e delle parole.

Ani accetta ed entra in un mondo che la affascina ormai da tanto tempo. Per lei quel posto diventa un rifugio e un luogo per scoprire la magia dei libri, la potenza della letteratura e il fascino eterno delle parole. 

La sua vita estremamente legata a quella della biblioteca dei sogni, si connette senza volerlo a quella di altri due personaggi, altrettanto addolorati da qualcosa.

Il poeta Roy e il dottor Frank, ognuno di essi a modo proprio spezzato dalla vita, ingabbiato in una sorta di stand by dorato che li avvolge in un buio apparentemente perpetuo, che gli impedisce di respirare e di vedere di nuovo la luce nell’esistenza.
Quando si legge una poesia, le parole suonano così perfette da sembrare messe lì dal destino.
Entrambi sono tornati stravolti dall’esperienza della guerra che li ha profondamente segnati. Frank è un uomo apparentemente inavvicinabile, che soffre in silenzio e non sembra riuscire a fare pace con i propri demoni e con la parte più oscura di sé. Roy è innamorato perso delle parole, è e si sente un poeta che però sembra aver perso l’ispirazione e sarà proprio uno scritto anonimo a sintonizzare sulla stessa frequenza la vita di questi tre personaggi, che sono inevitabilmente legati da un destino decisamente più grande di loro.
Posti affascinanti, le biblioteche. Chiude gli occhi. Basta entrare per trovarsi coinvolti in un delitto, una storia d’amore, nel resoconto accurato della vita di qualcun altro, o in un ammutinamento in mare aperto. Un ventaglio infinito di possibilità, di avventure; mettersi nei panni altrui ha il fascino del proibito.
L’autrice è stata una delicata scoperta. Parole intense, morbide, fluttuanti, che parlano di sogni e di meraviglie ma non in modo scontato come ci si potrebbe aspettare. Tutto viene sempre filtrato attraverso l’esperienza del quotidiano, il profondo senso del dovere, quella voglia di appartenenza eterna che si prova anche nei confronti di chi non c’è più. 

E’ proprio così che si percepisce il personaggio di Ani, chiusa nella sua bolla di solitudine con l’unica forma d’amore che gli è rimasta: Isabel. Eppure è una donna che ha tanto da dare e che è profondamente innamorata dell’arte, della scrittura, di tutto ciò che rappresentano i libri. Attraverso di lei entriamo in contatto con un dolore accentuato ma reso accettabile dalla sua indole delicata e raffinata. Niente risulta smielato o fuori posto ma tutto sembra concorrere alla realizzazione di qualcosa, che nonostante tutto, si rivelerà perfetto.
Non c’è niente di bello nel presente e niente di brutto nel passato, solo gli eventi che seguono il loro corso. Il che probabilmente significa che ci sono argomenti di cui si può scrivere e altri che è meglio non toccare.
Lo stile dell’autrice è malinconico come lo sono le poesie. Struggente e disarmante in alcuni momenti, ma anche carezzevole e aggraziato.

L’ambientazione rende le pagine ancora più vivide, nei suoi colori e nelle sue prospettive, accompagnando la scoperta lenta di ciò che unisce tra loro tutti i personaggi.

E’ molto forte la presenza del destino ma anche di qualcosa che sotto sotto sembra magico e fantastico. 

La biblioteca sull’oceano è per palati raffinati, per chi ama le storie scritte con il cuore e con la mente, posate, e che si contraddistinguono per una sorta di pace di fondo che però non svilisce la parte più tormentata e turbolenta della storia, rendendola invece che irruenta e fastidiosa, sempre con una scorrevolezza e sinuosità che ne smussa gli angoli più testardi e feroci. Una lettura piacevole che a tratti commuove per la sua realtà che parla di anime addolorate dalla guerra e dalla perdita che senza saperlo, sono in sintonia da tempo, devono solo cogliere l’attimo per la verità.


4 commenti:

  1. Ciao Antonietta, una recensione davvero bellissima*-* Devi sapere che io amo il mare, lo trovo poetico e romantico a un tempo, mi attrae e mi spaventa, è una forza primordiale che tocca alcune corde sensibili del mio animo. Quindi il titolo, l'ambientazione, l'atmosfera poetica che si respira e che le tue parole hanno ricreato con tanta maestria mi hanno già irrimediabilmente conquistata!
    Un bacio:-*

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    1. Ciao Virginia, grazie di cuore per le tue parole. Non posso che essere d'accordo con te, anche per me il mare significa tutto questo, malinconico, tormentato e romantico. Questo romanzo è proprio come lo descrivi tu, un abbraccio poetico ma al contempo pieno di emozioni e di realtà.
      Un abbraccio forte! <3

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  2. Ciao Antonietta <3 la biblioteca e il mare sono in assoluto i luoghi che mi regalano maggiore felicità. Quindi non potevo non entusiasmarmi di fronte a questo libro che mi ha colpito subito dalla copertina. La tua bellissima recensione ha poi completato il tutto, convincendomi che questa storia malinconica e dolorosa, ma piena di speranza e di forza, meriti di essere letta ^_^
    Un abbraccio :-*

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    1. Ciao Maria, come non essere d'accordo con te? Anche io trovo questo connubio tra biblioteca e mare irresistibile, perchè anche per me sono due cose molto importanti.
      Spero la leggerai presto!
      Un abbraccio forte! :***

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