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lunedì 14 agosto 2017

✎ Recensione ➱ Ogni battito del cuore di Ginger Scott

Buon inizio settimana! Oggi vi parlo di Ogni battito del cuore, un romanzo che ho deciso di leggere in un momento di relax, come risposta ad un desiderio di una lettura più delicata e che fosse meno straziante. La mia scelta non è stata del tutto sbagliata, anche se ho trovato molti aspetti che non mi sono piaciuti. Vi spiego di cosa si tratta!

ogni battito del cuore
di Ginger Scott

Editore: Newton Compton
Pagine: 288
GENERE: Romance
Prezzo: 2,99 
Formato: eBook
Data d'uscita: 2017
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Trama:
Prima ho dovuto ricordare come si respira. Poi ho dovuto imparare a sopravvivere. Sono passati due anni, tre mesi e sedici giorni dalla Rowe Stanton di un tempo, da quando la tragedia mi ha rubato la giovinezza e il cuore. Quando sono partita per il college, ho messo mille miglia tra il mio futuro e il mio passato. Ho fatto una scelta: riattraversare il confine, per stare con i vivi. Ma proprio non sapevo da dove cominciare. E poi ho incontrato Nate Preeter. Un giocatore di baseball nella All-America, che non avrebbe dovuto neppure accorgersi di un fantasma come me. Ma l'ha fatto. Non avrebbe dovuto chiedere il mio nome. Ma l'ha fatto. E quando ha scoperto il mio segreto e ha visto le cicatrici che aveva lasciato, sarebbe dovuto scappare. Ma non l'ha fatto. Il mio cuore era morto, e non sarei mai dovuta appartenere a nessuno. Ma Nate Preeter mi ha fatto ricominciare a provare qualcosa, e mi ha fatto desiderare di essere sua. Mi ha mostrato tutto ciò che mi stavo perdendo. E poi mi ha mostrato come si cade.

RECENSIONE

Ogni battito del cuore è una lettura piacevole, una di quelle che certamente non sconvolgono. Parte in un modo che riesce a tenere alta l’attenzione ma sicuramente è caratterizzato da troppi alti e bassi per essere un libro indimenticabile. 
Assolutamente no.

Diciamo pure che quando ho scelto di leggerlo ero in un momento di relax rispetto a letture più viscerali e di stomaco, ecco perché avevo deciso di approcciarmi a questa storia che già immaginavo essere più romantica e delicata rispetto a quelle che di solito vado cercando.

Beh… non ho sbagliato, in fin dei conti, ma il problema è che non mi ha proprio preso, tranne che in alcuni momenti, nei quali ho evidentemente avvertito la potenzialità della storia, quel pathos necessario a stringerti il cuore e a far scoppiare in modo delirante le emozioni ma sono stati solo attimi, senza alcuna concretezza.
I progetti conducono a dei luoghi. E non posso andare in certi posti, i posti sono come le relazioni. E decisamente non so come comportarmi in una relazione, avendone avuta solo una in tutta la mia vita.
Rowe è una protagonista un po’ atipica, una ragazza che ha paura della gente, dei luoghi chiusi, di tutto ciò che è nuovo perché diversi anni prima, ha vissuto una tragedia che non solo le ha lasciato delle inequivocabili cicatrici addosso ma le ha fatto perdere anche il suo ragazzo e la sua migliore amica.

Un evento che ha stravolto il suo carattere, facendo cambiare totalmente il suo atteggiamento verso la realtà. Rowe è diventata chiusa, introversa, timida, timorosa ma soprattutto distaccata rispetto a tutto.
Ho appena rinunciato a qualcosa perché ho paura. E fa MALE.
Quando giunge nel nuovo college e sa di dover iniziare una nuova esperienza, non sa come comportarsi con le sue nuove compagne di stanza, le sorelle Cass e Paige. Il loro primo incontro non è dei migliori, c’è un pizzico di diffidenza condita con altrettanta invidia, quella che non manca mai, ahimè, ma alla fine tutto si riduce in una bolla di sapone.

Cass subito le diventa amica, la sua migliore amica, dolce, delicata, accondiscendente, premurosa, mentre Paige, avrà il suo bel da fare, tra arroganza e gelosia ma alla fine diventerà anch’ella una confidente affidabile e generosa come non mai.

Dunque, Rowe sembra non avere nulla da temere nella sua nuova vita, se non fosse per l’arrivo di Nate, un ragazzo bello come il sole, spigliato, dolce e decisamente attraente che dal primo momento che la vede – nelle docce del dormitorio, eh sì – decide che Rowe è la sua ragazza ideale, quella che ha sempre immaginato e vuole fare di tutto per conquistarla.
Nate è la sfida che ho sempre voluto.
Effettivamente Nate farà di tutto per avere Rowe e si scontrerà contro una serie di muri non facili da scalare, perché la ragazza è molto chiusa, non si fida di nessuno, ha troppa paura.
Ma perché?

È una domanda che mi sono posta per lungo tempo durante la lettura perché l’autrice non rivela assolutamente nulla direttamente se non attraverso i ricordi di Rowe e degli strani messaggi che lei lascia su Facebook ad un certo Josh.
Soltanto seguendo con attenzione la lettura è possibile capire cosa si celi nel passato di Rowe e quali sono i demoni terribili che Nate dovrà affrontare per farla sua.
Certo, parte avvantaggiato perché lei non può nascondere a lungo l’attrazione che prova ed è proprio per questo che la vicinanza tra i due sarà sempre più inevitabile.
Voglio rimanere qui in questo corridoio buio e fare conversazione con lei su cose assolutamente di nessuna importanza per tutto il tempo che mi occorre per trovare le palle e farle la dichiarazione.
Cosa non mi è piaciuto del libro?

Prima di tutto il termine pollastrella. Ah!
Sia Nate che il fratello Ty, un personaggio abbastanza interessante che aiuta a rendere frizzante l’atmosfera, ancora più spregiudicata, chiamano le ragazze pollastrelle.
Uccidetemi all’istante ma io non sopporto questa parola, soprattutto usata con un’accezione simile.
Già questo mi ha un attimo deluso.

Poi, come dicevo prima, il romanticismo c’è, senza alcun dubbio, la dolcezza quanta ne volete, ma non c’è trasalimento, vibrazione, non c’è brivido.
E questa volta non credo sia solo qualcosa che riguarda me, perché mi piacciono le storie romantiche e delicate, non è che vado in cerca sempre del tormento o dello stravolgimento ma qui anche quel potenziale di romanticismo si è perso a causa di un linguaggio troppo semplice, di una descrizione delle scene fin troppo banali, senza alcuna intensità.

Le premesse c’erano tutte perché Rowe è un personaggio complicato, non è assolutamente semplice, ha tutta la sua storia sulle spalle che poteva rendere tutto profondo e incisivo.
Nate è il classico bravo ragazzo ma non è questo a far perdere alla storia il pathos, è proprio la scelta di descrivere gli eventi in un certo modo senza riuscire ad essere d’impatto.

Ogni battito del cuore, dal titolo dolce e delicato, riflette sicuramente questi due elementi ma ahimè, per quanto mi riguarda, non ha nient’altro da dire.
Non so se consigliarlo a lettrici o lettori più giovani perché comunque resta un libro che può essere piacevole se si inquadra esattamente cosa si va cercando quando si desidera leggere. Sarò troppo vecchia per storie innocenti? Yuppie! Non lo so, davvero.
In ogni caso se in un intero libro non c'è proprio nulla che mi faccia contorcere lo stomaco e mi spezzi il respiro, ma nemmeno per un solo singolo istante, sorry, ma allora non c'è niente da fare.
Dunque, la mia valutazione resta ovviamente il risultato di un’esperienza personale che francamente non mi ha proprio segnato.



9 commenti:

  1. La trama e il titolo mi attiravano parecchio. Peccato!!

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  2. Sei grandiosa, Antonietta... mi hai fatto morire!! ^____^
    Ma come si fa a usare ancora il termine "pollastrella"??
    No, non si possono più leggere certe cose, decisamente no, va bene tutto, ma questo no. Se noi saremo pollastrelle, i maschietti cosa sarebbero, semplicemente polli o qualcos'altro??
    Sei grandiosa. <3

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    1. Cara Federica, sono felice che la pensiamo allo stesso modo! <3
      Che fastidio quando ho letto più di una volta quella parola. Per me è davvero inaccettabile! >.<

      Un abbraccio forte forte :****

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    2. Anche io!! <3
      Ti credo. Non si possono proprio leggere certe cose...

      Ti sto abbracciando!! <3<3<3 :*********

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  3. Ciao:) A me di solito le storie su questo genere non dispiacciono (se poi ci metti l'ambientazione scolastica, be', sono fregataxD), ma la tua recensione mi ha un po' intimorita. Lo terrò comunque in considerazioni, perchè le storie ambientata al college sono il mio guilty pleasure*-*

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    1. Ciao Virginia, se ti piace l'ambientazione, allora potresti fare tranquillamente un tentativo. Se devo essere onesta a me quella fatidica parola non è proprio piaciuta e mi ha condizionato durante tutta la lettura che comunque non è riuscita a trasmettermi quanto sperassi. Magari con te è diverso. :-)
      Un abbraccio!

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  4. Ciao Antonietta :-* Al contrario di La nostra storia segreta, un libro pieno di dolore e sofferenza (ho letto la tua recensione pochi minuti fa), questo è il tipo di romance che proprio non mi attira e ispira e credo che avrei le tue stesse sensazioni negative, leggendolo.
    Quindi non lo prenderò assolutamente in considerazione, ma grazie comunque per la tua recensione precisa e sincera. E'sempre un piacere leggerti :)
    Un abbraccio :-*

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    1. Ciao Maria, beh... non posso dirti il contrario, a me non è piaciuto, quindi non te lo consiglio, ovviamente. XD
      Un abbraccio!

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