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lunedì 19 giugno 2017

✎ Recensione ➱ La mia ultima estate di Anne Freytag

Cari lettori, eccomi con una delicata e romantica recensione di un libro che non mi sento di consigliarvi con troppa leggerezza ma che di sicuro è pieno di emozioni e di vita. Date un'occhiata a cosa ne penso di La mia ultima estate, grazie a Leggereditore per la copia!

La mia ultima estate
di Anne Freytag

Editore: Leggereditore
Pagine: 251
GENERE: Young Adult
Prezzo: 14,90 € - 4,99 
Formato: Cartaceo - eBook
Data d'uscita: 2017
Link d'acquisto: ➜ QUI

Trama:
Tessa, diciassette anni, ha atteso a lungo il ragazzo perfetto, il momento perfetto, il bacio perfetto. Pensava di avere ancora molto tempo davanti a sé, prima di scoprire che a causa di un difetto cardiaco le restano poche settimane di vita. Stordita, arrabbiata, disperata, aspetta di morire chiusa nella sua stanza. È un'attesa amara, la sua, perché sa di non aver vissuto a pieno. Pensa a se stessa come a una "ragazza soprammobile',' che morirà "vergine e senza patente". Fino a quando non incontra Oskar e tutto sembra di nuovo possibile. Nonostante Tessa cerchi di allontanarlo, convinta che una relazione sarebbe insensata ed egoistica, lui non le lascia scampo. Oskar sa vedere dietro le apparenze, non ha paura e vuole rimanerle accanto. Pur di sorprenderla, di vedere i suoi occhi brillare per l'emozione, organizza un piano per farle vivere un'ultima estate perfetta. Un viaggio in Italia a bordo della sua Volvo sgangherata per ammirare i tesori di Firenze, sedersi sulla scalinata di Piazza di Spagna, mangiare una pizza a Napoli. Un'ultima estate in cui il tempo non ha importanza e ciò che conta sono solo i sentimenti.

RECENSIONE

La mia ultima estate è una storia molto dolce, commovente, appare come un sogno all’interno di un incubo o se volete, anche viceversa. Il fatto è che si tratta di malattia e di morte e questo è un tema certamente non facile e che ti spinge verso tante riflessioni.
Lo stile è molto fluido, c’è grande spazio per le emozioni e soprattutto per il cuore, un cuore che viene raccontato, visto e vissuto in tutta la sua interezza e che sia nel bene che nel male, diventa il fulcro centrale di tutta la storia.

Tessa sta per morire. Questo è un dato di fatto e non esiste una cura per la sua malattia che riguarda proprio il cuore. Ormai le resta pochissimo tempo da vivere e nonostante questo, la sua esistenza prima dell’incontro con Oskar, sembra essere una sorta di discussione continua con la sorella e una gara con la madre. I genitori l’adorano e stravedono per lei mentre con la sorella le cose vanno decisamente male, anche perché lei è l’opposto di Tessa in tutto e per tutto, a cominciare proprio dal rapporto con i ragazzi.

Deglutisco e provo a pensare a qualcos’altro. Ma da quando ho visto Oskar la prima volta non c’è stato più altro. Eccetto la mia morte, quella mi tiene sempre occupata.

La vita di Tessa scorre lenta e senza scossoni, sembra che ormai quasi più nulla la faccia distrarre da quel pensiero costante che ormai occupa interamente le sue giornate: la morte.
Le prime pagine si alternano tra questo pensiero incessante e la conoscenza e la scoperta dei sentimenti e dell’innamoramento attraverso la visione di Oskar.

Di grazia, come si può dire a qualcuno che ci si è innamorati di lui quando gli si deve dire, poco dopo, che ben presto non si esisterà più?

Tessa lo vede per la prima volta in metropolitana e i loro sguardi si legano come se non ci fosse più un tempo né uno spazio a doverli separare. Per lei è un vero e proprio colpo al cuore, a quel cuore traditore che presto o tardi l’abbandonerà.

Qualche giorno più tardi scoprirà che il ragazzo è il figlio di un conoscente del padre e lo rivedrà proprio a casa sua durante una cena in famiglia. Oskar dimostrerà di averla riconosciuta e di non essersi dimenticato di lei e del suo sguardo magnetico. 

Per un paio di minuti ci limitiamo a guardarci, poi sussurro: «Cerco un ragazzo per morire.»

I due inizieranno una corrispondenza telefonica e poi lentamente, Tessa si lascerà andare a questa nuova scoperta che la porterà ad amare incondizionatamente la vita, la vita attraverso Oskar.
All’inizio raccontargli la verità sarà oltremodo difficile ma Tessa è una ragazza molto più matura della sua età e troverà il coraggio di far sapere all’amore della sua vita, di ciò che resta della sua vita, che deve morire.

Oskar è il cavaliere perfetto, non troverete un ragazzo più adorabile di lui. Nonostante la verità, non scapperà ma saprà dimostrarle tutti i suoi sentimenti, regalandole emozioni mai provate prima.
La mia ultima estate è una storia romantica, ma anche estremamente malinconica.

Non è una lettura che posso consigliare con leggerezza perché comunque tratta un tema importante, che è inevitabile possa toccare chiunque di noi.

Chiudo gli occhi e sento il suo cuore. E credo che batta per me.

Ciò nonostante, le atmosfere non sono pesanti, tranne soltanto in alcuni punti, per il resto, il lettore conoscerà l’amore e lo seguirà passo passo nella sua nascita nel cuore di Tessa, fino ad allora lontano da certe tempeste fatte di passione e di desiderio. Ma anche per lei è giunto il momento di assaporare il vero sapore della vita e di farlo accanto ad un ragazzo che la ama dal profondo del cuore. La loro storia è un vero miracolo che riesce ad emozionare e ad accarezzare con dolcezza e delicatezza, senza mai disturbare. 

Attraverso le pagine si avverte il sapore dell’estate, ma di un’estate un po’ diversa, forse meno spensierata e sicuramente meno indulgente. Un’estate profonda, a tratti silenziosa, che ha tanto da dire e forse c’è poco tempo per farlo, ma sicuramente capace di arrivare al cuore di tutti noi, di toccarlo e di lasciare un segno, come accade per Tessa, un segno che non dimenticherà mai.


5 commenti:

  1. Ciao Antonietta! La trama mi ha ricordato un po' Colpa delle stelle, ma credo sia solo una questione di impostazione, lo sviluppo poi sarà a sè stante.
    Faccio un po' fatica a leggere questo tipo di romanzi, li trovo un po' pesanti, quindi capisco benissimo il tuo suggerimento. Ma anche qui, dipende come sono scritti. Sempre Colpa delle stelle (non so se lo hai letto) è scritto in maniera molto ironica e frizzante e si fa leggere benissimo. Mi pare di capire che anche in questo romanzo si trovi una sua leggerezza, quindi sono piuttosto curiosa:)
    Un abbraccio!

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    1. Ciao Virginia, sì in effetti il libro è stato paragonato a quello ed io non posso dirti di più perchè non ho letto Colpa delle stelle.
      Come dicevo non mi sento di consigliarlo a cuore aperto perchè affronta una tematica non facile ma ha quel retrogusto malinconico che a me piace molto.
      Un abbraccio!

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  2. Carissima Antonietta, leggere questa recensione, le tue parole che trasudano sensibilità, cuore ed empatia rendono indubbiamente la giornata migliore. <3
    Come sempre riesci a trasmettere a chi ti legge che c'è una differenza enorme tra il leggere così, tanto per e leggere e sentire veramente quello che traspare da ogni singola parola che hai scritto. E ti capisco, è vero, non è per niente facile consigliare un libro così, però da parte mia ti dico di cuore che lo leggerò. Penso che queste storie meritino di essere lette proprio per renderci conto di quanto prezioso sia il dono della vita, perché a volte, e mi metto pure io in mezzo, ce lo dimentichiamo.
    Poi, con quelle foto stupende, hai reso questa recensione ancora più completa.
    Un forte abbraccio *____*

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    1. Cara Federica, sono felice che tu abbia apprezzato le mie parole, è sempre bello sentire e condividere le emozioni, e con te avviene in maniera naturale, semplice e spontanea.
      Sono anche contenta che lo leggerai perchè mi trovi d'accordo sul fatto di non leggere sempre storie semplici ma anche qualcosa di più riflessivo e profondo come questa.
      Un abbraccio forte! <3

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  3. Ciao Antonietta <3 Letture così dolorose che trattano di morte e malattia ultimamente non riesco proprio ad affrontarle. Il commento di Virginia mi ha fatto ricordare che Colpa delle stelle non sono riuscito a terminarlo, nonostante sia scritto in modo ironico e leggero.
    Hai scritto una bellissima recensione, che mi ha emozionato e nello stesso tempo spaventato perché è una lettura delicata che non so se mi sento di fare. Anzi, sicuramente la farò quando deciderò di superare questa specie di blocco che ho verso questo tipo di argomenti :)
    Un bacio grande :-*

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