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lunedì 24 aprile 2017

Dominant di Irene Grazzini Recensione

Buon lunedì! Grazie a Fanucci, vi parlo di un romanzo distopico scritto da Irene Grazzini e dedicato ad un'amicizia davvero incredibile. Una storia ambientata in un mondo gelato e controverso dove non c'è alcun spazio per i sentimenti... o forse si...

dominant
di Irene Grazzini

Editore: Fanucci
Pagine: 219
GENERE: Fantasy/Distopico
Prezzo: 14,90 € - 2,99 
Formato: Cartaceo - eBook
Data d'uscita: 2017
Link d'acquisto: QUI

Trama:
Claire ha trascorso i suoi primi sedici anni sotto la Cupola, l'enorme barriera alimentata a energia geotermica che protegge la City dall'esterno, il Mondo di Fuori, una landa inospitale e pericolosa sconvolta dalla più violenta glaciazione di cui si abbia memoria. Claire è una Dominante, appartiene cioè a quella razza eletta cui spetta il merito di aver liberato la città dalla minaccia dei Recessivi. Ora il destino ha deciso di sconvolgerle l'esistenza, presentando alla porta del suo Loculo una ragazza sconosciuta, ferita, che ha bisogno di aiuto. Da quel giorno, la vita di Claire si trasforma in una fuga disperata e rocambolesca dai Vigilanti e dai loro terribili robot, i Mastini, perché quella ragazza misteriosa è una Recessiva, e aiutarla significa commettere il più grave dei reati, quello di alto tradimento. Attraverso un mondo inospitale, reso sterile dal ghiaccio e dall'odio, tra bufere di neve che sferzano enormi città e maestose rovine, Claire scoprirà che il confine tra giusto e sbagliato è più labile di quanto abbia mai creduto.

RECENSIONE

Dominant è il primo volume di una nuova serie distopica scritta da Irene Grazzini, un’autrice che s’impone con questa storia riuscendo a trasmettere sin da subito un’impressione di perfezione e di annientamento. Una completa padronanza dell’argomento trattato che certamente non è facile considerato i trascorsi e la letteratura di questo genere narrativo così particolare e soprattutto rischioso, ma che lei dimostra di conoscere alla perfezione e di saperlo strutture con consapevolezza, completa conoscenza dei fatti e delle forme narrative e dotandolo di un’aurea fatta di sentimenti e di emozioni che permettono al lettore di avvicinarsi ai personaggi, provando empatia.

La protagonista, Claire, vive nella Cupola, ossia la City, unico luogo dove si sono rifugiati i Dominanti, la razza prevalente all’interno di un mondo che, distrutto da eventi climatici catastrofici, si ritrova ridotto solo ad un’immensa distesa di ghiaccio priva di qualsiasi forma di vita, o quasi.

Tutto ciò che c’è all’esterno delle City dove vivono coloro che sono considerati superiori, è considerato assolutamente out, pericoloso e da abbattere. Quindi anche i Recessivi, ossia quella parte del popolo che vive al di fuori dei confini accettabili e che tenta di sopravvivere tra il freddo ed il gelo in una terra che fa davvero paura.
Claire chiuse gli occhi. Pensò a come era la sua vita prima di incontrare Eleanor. Semplice, ordinata, sicura, perché ogni giorno sapeva cosa fare, cosa dire e persino cosa pensare. Eppure, anche se era all’interno di una cupola termica, era una vita fredda e priva di affetti.
Irene Grazzini lascia molto spazio, come è giusto che sia in questo tipo di romanzi, alla scenografia, al resoconto dell’ambientazione e all’atmosfera che avvolge il lettore come una coperta ghiacciata, che quasi gli toglie il respiro.

Le scene sono apocalittiche, il mondo è veramente stremato, la natura distrutta dall’uomo, dal suo egoismo e dalla sua corruttibilità. A dare maggiore enfasi alle descrizioni fisiche dei luoghi giunge quella dei personaggi, resi nelle loro imperfezioni, contraddizioni, purezze e colpe.

Claire appartiene alla razza prevalente, che è costituita da esseri umani dalla carnagione e dai colori scuri in netto contrasto con le caratteristiche dei Recessivi, dalla pelle bianchissima e i capelli biondi e occhi celesti. Un contrasto che non lascia scampo e che mette in evidenza molto di più di una lotta all’ultimo sangue tra questi protagonisti che s’incarna perfettamente in Claire e Eleonor, la giovane recessiva che la protagonista decide di salvare a dispetto delle regole che invece avrebbe dovuto rispettare.
Secondo gli obblighi dei dominanti, i recessivi non possono essere aiutati ma soltanto denunciati e poi condannati a morte.
Poi si era imbattuta in quella Dominante, che aveva avuto la pessima idea di salvarle la vita. E addio al suo progetto di poterla odiare.
Claire decide di salvare quella ragazza ma è costretta a fuggire con lei perché non ha rispettato i divieti che le sono stati insegnati ed è così che inizia una corsa contro il tempo che le vede protagoniste di un viaggio alla ricerca di se stesse e della loro indipendenza.

Claire viene accolta dai Recessivi e scopre un mondo totalmente diverso da quello che le hanno sempre fatto credere. Viene accolta da loro e conosce cosa significa avere una famiglia, dei legami e il vero affetto, tutte condizioni che nel mondo dei Dominanti sono state assolutamente bandite.

Lo stile dell’autrice è intenso, imprevedibile, capace di creare descrizioni che rimandano ad immagini cruente ma anche anche capaci di emozionare. Il fiore all’occhiello di questa storia è certamente l’ambientazione che sembra vivida e reale ma anche le riflessioni alle quali la lettura inevitabilmente spinge.
Ma io esisto, anche fuori da questa Cupola. Ed esistere non mi basta. Voglio che quello che sono dipenda dalle mie scelte.
Pensare a ciò che ha fatto e sta facendo l’uomo, alla sua mancanza di rispetto nei confronti di quella Natura che lo ha ospitato e ancora la consapevolezza che tutto quello che ci appartiene non è stato creato per essere distrutto a nostro piacimento e secondo i nostri bisogni eppure è proprio ciò che sta accadendo.

Come ogni distopico che si rispetti, anche Dominant mette in risalto un futuro catastrofico e terribile, qualcosa di eccezionale nella sua distruzione e nella sua miseria. Qualcosa davanti alla quale, adesso, possiamo chiudere gli occhi, ma per quanto ancora potremo farlo?

Dominant è una storia di amicizia, di lealtà, di coraggio e di libertà. Una storia che ti coinvolge e ti mostra una realtà fredda e inospitale come lo è a volte il cuore umano ma c’è sempre una speranza, una speranza che il futuro non debba essere necessariamente quello che tutti prospettano. C’è sempre un modo per cambiare, dipende, come sempre, solo da noi.


2 commenti:

  1. Ciao Antonietta <3 Pur non avendone mai letto uno, sono attratta tantissimo dai distopici, dalle atmosfere apocalittiche e da un mondo stravolto.
    Segnerò anche questo promettente libro nella lista dei distopici da leggere assolutamente, perché la trama sembra davvero adrenalinica e le ambientazioni straordinarie.
    Grazie di questo interessantissimo consiglio, sicuramente lo leggerò <3
    Un bacio :-*

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    1. Ciao Maria! Anche io non leggo molti distopici perchè a dire la verità non rientrano a pieno titolo nei miei generi preferiti ma ormai non ne ho più di preferiti perchè ho imparato, proprio grazie al blog, a leggere di tutto e a piacermi davvero tutto.
      Grazie a te!
      Un abbraccio! :****

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