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lunedì 30 ottobre 2017

✎ Recensione ➱ Bad Romance di Jen McLaughlin

Bentrovati! Grazie alla Newton Compton ho letto questo romanzo che mi ha deluso tantissimo. Ve ne parlo, come sempre, a cuore aperto!

bad romance
di Jen McLaughlin

Editore: Newton Compton
Pagine: 268
GENERE: Romance
Prezzo: 2,99 
Formato: eBook
Data d'uscita: Settembre 2017
Link d'acquisto:  ➜ QUI

Trama:
Una brava ragazza si innamora del ragazzo più sbagliato che ci sia: il suo fratellastro. Sette anni nell'esercito cambiano un uomo. Ma una ferita alla spalla mette fine alla carriera da cecchino di Jackson Worthington, e viene rimandato a casa, a combattere una battaglia che gli è fin troppo familiare: stare lontano da Lily Hastings. È pur sempre l'angioletto del suo ricco paparino, innocente, assolutamente adorabile, tanto pulita quanto Jackson è sporco. Ed è sempre la sua sorellastra, proibita, ma mai dimenticata, non dopo il bacio appassionato per il quale a diciotto anni è stato cacciato di casa. All'epoca non era riuscito a resisterle. Come potrebbe resisterle ora? Lily sta per sposare un uomo che non ama, e impegnarsi in un lavoro stressante che odia, tutto per compiacere suo padre, che controlla tutta la sua vita. Come se non bastasse, il suo primo amore è tornato, con un corpo scolpito e appena una traccia del ribelle che ha segnato il suo destino con le sue labbra. Il tempismo di Jackson non potrebbe essere peggiore... o migliore. Perché Lily ora è cresciuta. Muore dalla voglia di assaggiarlo di nuovo. E per la prima volta, è pronta a essere una cattiva ragazza.

RECENSIONE


Bad Romance mi ha certamente delusa. Ad essere onesta, leggendo la trama, ero stata subito attratta dalla storia tra due fratellastri, che non avevano alcun tipo di legame di sangue ma che erano in parte cresciuti insieme.

Dopo eventi sfavorevoli, Jackson, odiato dal nuovo compagno della madre, era stato costretto a lasciare la casa e anche la sua sorellastra Lilly, alla quale era più che legato, per arruolarsi e diventare un soldato. Il pater familias lo odiava mentre la madre non provavo alcun affetto genitoriale nei suoi confronti, l’unica persona che lo apprezzava per quello che era, decisamente un bad boy, era Lilly, che segretamente già in età adolescenziale lo amava.

L’evento che portò alla veloce dipartita di Jackson fu un bacio fortuito ma oltremodo desiderato tra lui e Lilly, scoperto in circostanze sfavorevoli proprio dal patrigno.

Con te sento che posso avere quello che voglio.

La piscina fu galeotta e Jackson, nonostante i rimproveri, i vari tentativi di controllarsi e aggiungeteci tutto quello che volete, non riesce proprio a lasciar andare le labbra della ragazza, anche perché lei ci mette del suo, in quanto desidera ardentemente quel bacio, a tutti i costi, proprio perché sa che presto o tardi il ragazzo se ne andrà.

Ebbene quel bacio porterà decisamente sfortuna e lui sarà costretto ad andarsene, anzi a correre via a gambe levate molto prima del previsto.

Li ritroviamo dopo tanti anni, di nuovo l’uno di fronte all’altra. Sono cresciuti, Lizzie ha sempre fatto la brava ragazza, quella di buona famiglia, mentre Jackson è tornato dalla guerra, traumatizzato, ferito e distrutto e ha bisogno di qualcuno che si occupi di lui.
E qui arriviamo al bello.
Ovviamente, da brava amante dei romance e delle storie tormentate, mi aspettavo fuoco e fiamme ma tutto ciò che accade tra i due, è assolutamente blando e superficiale.
Non è riuscito minimamente a coinvolgermi, sia per lo stile eccessivamente semplice ma anche per la banalità di moltissime scene.

Come un folle continuavo a restare in quella trappola, a offrirle ogni volta un nuovo pezzo di me da squarciare… avrei finito per farmi spezzare il cuore.

Una storia che di disturbato, straniante e tormentato non ha assolutamente nulla.
Lilly e Jackson più che sembrare due fratellastri e combattere contro il senso del dovere e la consapevolezza di non poter stare insieme perché apparirebbe immorale o quantomeno strano, mi sono sembrati due amici di vecchia data, due compagni di gioco, due aficionados delle comunelle vecchio stampo, che si sono ritrovati dopo tanto tempo e sono ancora prede di zuffe varie e discussioni decisamente adolescenziali.

 Volevo che tu fossi libera, volevo farti capire che non ero la persona giusta per te. 

Ancora con questa frase! E basta!

Eppure il tempo è passato ma loro non sono per niente cresciuti.
Le scene più hot assolutamente ripetitive, le solite solfe, e ancora mi chiedo perché certi romanzi arrivino ad essere pubblicati da CE in Italia.

Bad Romance che di bad ha davvero poco, anzi nulla ai miei occhi, è stato una gigantesca delusione. Non c’è nulla di proibito, di torbido, di particolare come ci si aspetterebbe in una storia simile, almeno considerate le premesse.

Certe letture ti lasciano addosso la sensazione di aver perso tempo. Ma proprio tanto tempo.


6 commenti:

  1. Ciao Antonietta, peccato che questo romanzo non ti abbia presa, non sembrava male! Certo dopo quello che hai detto sono piuttosto certa che non lo leggerò maixD Purtroppo sono storie che devono essere capaci di far immedesimare, se non ci riescono sono solo l'ennesima solfa. Soprattutto le scene erotiche, puoi. Sarà che noleggi ovunque, ma ormai se non sono fatte bene mi annoiano, e comunque ho sempre preferito un genere romance un po' più castoxD
    un abbraccio:-*

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    1. Ciao Virginia, mi aspettavo tantissimo da questo romanzo, sarà anche perchè il prossimo libro che uscirà scritto da me, ha una partenza molto simile, quindi speravo davvero in qualcosa di più, ma è stata una vera delusione. Non credo che faccia per te!
      Un abbraccio! <3

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  2. Ciao Antonietta! Per scegliere libri di questo genere mi affido completamente a te, sei la mia guida e mi spiace che questo non ti sia piaciuto perché titolo e trama promettevano bene. Peccato, ovviamente non lo leggerò, non voglio perdere tempo come successo a te.
    Un bacione grande :-**

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    1. Ciao Maria, non te lo consiglio assolutamente. Avevo alte aspettative che sono state tutte deluse. :-(
      Un abbraccio!

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  3. Antonietta, come hai detto tu, anche io a volte mi chiedo come facciano le CE a pubblicare certi libri. Forse mi sbaglio, ma da qualche parte che non ricordo ho sentito che siamo quello che mangiamo. Ecco, penso che sia lo stesso per la lettura. Siamo ciò che leggiamo. E leggendo la tua recensione come sempre impeccabile, non credo che il pubblico possa trarne qualche insegnamento. O sbaglio? Magari mi sbaglio...
    Un abbraccione!! :****

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    1. Ciao Federica, non se si tratti di insegnamenti o meno, a volta un libro serve semplicemente per evadere e posso solo dirti che questa storia non è mi è piaciuta per niente ed è raro, in quanto cerco sempre di salvare qualcosa.
      Un abbraccio forte! <3<3<3

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